BRUXELLES Via libera ufficiale della Commissione europea alla terza rata del Pnrr dell’Italia da 18,5 miliardi di euro. L’esecutivo Ue ha approvato anche le modifiche proposte da Roma agli obiettivi della quarta tranche.
La Commissione europea ha ora inviato al Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue la sua valutazione preliminare positiva dei traguardi e degli obiettivi «raggiunti in modo soddisfacente dall’Italia», chiedendone il parere.
L’opinione del Comitato dovrà quindi essere emessa entro un massimo di quattro settimane. Seguirà l’adozione della decisione finale della Commissione sull’erogazione del pagamento da 18,5 miliardi di euro, che potrà quindi avere luogo. Lo rende noto lo stesso esecutivo Ue.
«Sono molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del PNRR e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata. Un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del Governo con la Commissione europea. Per questo – prosegue Meloni – ringrazio in modo particolare la presidente von der Leyen. Desidero ringraziare anche il Ministro Fitto e tutti i Ministeri che hanno consentito di centrare questo obiettivo. Continueremo a lavorare in questa direzione nell’interesse dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese». afferma la premier Giorgia Meloni.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal ministro Raffaele Fitto. «Esprimiamo anche grande apprezzamento per le parole della presidente von der Leyen. La valutazione positiva sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all’Italia di ricevere entro quest’anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr. Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il governo italiano e la Commissione, e il frutto di un eccezionale lavoro svolto dai nostri uffici e da tutte le amministrazioni. Continueremo la stretta cooperazione con la Commissione sulle modifiche della restante parte del Piano, incluso il REPowerEU».
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