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Ufficio di Piano a Crotone, tensioni sulle “presunte” nomine

Sarebbero stati esclusi i rappresentanti degli architetti. Ma la Giunta Voce smentisce: «Ancora nessuna decisione ufficiale»

Pubblicato il: 29/07/2023 – 14:49
di Gaetano Megna
Ufficio di Piano a Crotone, tensioni sulle “presunte” nomine

CROTONE Non si placa la polemica per l’Ufficio di Piano a Crotone. L’amministrazione comunale, con modi garbati, fa sapere che «non c’è ancora nulla di ufficialmente deciso» sulla composizione dell’Ufficio di piano. Eppure il documento con nomi e incarichi è circolato anche a livello di commissioni consiliari e tra maggioranza e opposizione. A sollevare il polverone della polemica è stato l’ordine degli architetti che, spulciando i nomi che compongono la struttura portante dell’Ufficio di piano, ha scoperto che non c’è nessun rappresentante degli architetti.
Nell’organigramma dei dipendenti comunali gli architetti non mancano. Evidentemente l’Ordine ha pensato che la non presenza di un loro rappresentante possa risalire ad una serie di “incomprensioni” che si sono avute tra l’Ordine e l’amministrazione comunale. Ci sono state prese di posizioni pesanti dell’Ordine che ha più volte accusato l’amministrazione guidata dal sindaco Vicenzo Voce di avere rifiutato il confronto e la collaborazione a titolo gratuito offerta con il proposito di dare un contributo nell’interesse della città e dei cittadini.
Sull’approvazione dell’Ufficio di piano non c’è stata, sino a questo momento, la smentita ufficiale da parte dell’amministrazione, ma ufficiosamente ha fatto sapere al giornalista che l’atto costitutivo non è ancora definitivo. Il documento dove, tra l’altro, c’è scritto che la Giunta approva, sta però circolando.
Nei confronti del giornalista quindi, c’è stato garbo istituzionale da parte dei componenti della Giunta che, però, è mancato in altre occasioni quando il giornalista legittimamente ha tentato di mettersi in comunicazione con alcuni rappresentanti della Giunta per chiedere chiarimenti e non c’è stata risposta. Il giorno dopo e con regolarità si scopre, poi, che alcuni giornalisti riescono ad ottenere notizie su questioni importanti che interessano la città. Figli e figliastri. C’è anche il dubbio che chi dà le notizie a giornalisti amici o consente agli uffici di darli non si rende conto di favorire la concorrenza e, in questo caso, la slealtà non la commette il collega, ma l’amministratore. Il garbo sarebbe opportuno sempre. (redazione@corrierecal.it)

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