TORINO Un gruppo di incappucciati, appartenenti all’ala più oltranzista del movimento No Tav, sta attaccando il cantiere a San Didero (Torino), in Val di Susa.
Gli antagonisti, circa una cinquantina, hanno lanciato molotov, petardi, bombe carta e sassi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. In località Baraccone con un argano hanno agganciato il cancello principale e stanno cercando di tirarlo giù. L’attacco sta avvenendo in più punti. Anche a Chiomonte, dov’è presente l’altro cantiere in Val Clarea, un gruppo ha iniziato a travisarsi.
Il corteo dei No Tav, appuntamento del Festival Alta Felicità, era partito da Venaus fino a Susa, poi si è mosso verso il cantiere di San Didero, dove è incominciato l’attacco.
Anche il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, sempre in Val di Susa, è sotto attacco da un gruppo di No Tav incappucciati. Gli attivisti hanno strappato diversi metri di concertina di filo spinato dalle recinzioni, con cesoie e una scala. La scorsa settimana i due cantieri erano stati attaccati di notte sempre dagli antagonisti, secondo gli investigatori sotto la regia del centro sociale Askatasuna. Il 24 luglio la digos della Questura di Torino aveva perquisito l’area del presidio No Tav dei Mulini e aveva sequestrato materiale che, secondo gli investigatori, era stato utilizzato durante gli assalti. Oltre agli scudi in plexiglass a petardi, bombe carta e abiti scuri per il travisamento, erano state sequestrate corde, rampini e tronchesine.
Dopo oltre un’ora sono terminati gli attacchi, da parte dei militanti dell’ala più oltranzista dei No Tav, ai cantieri della Torino-Lione a Chiomonte e San Didero, in Val di Susa, nel Torinese. L’autostrada A32 che dal capoluogo piemontese porta a Bardonecchia, che era stata chiusa dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza, visto la vicinanza ai cantieri, è stata riaperta. I manifestanti, partiti nel primo pomeriggio da Venaus, dove è in corso il Festival Alta Felicità, circa 1.500 persone, stanno tornando indietro. La marcia aveva raggiunto la stazione ferroviaria di Susa, poi in cinquecento si sono diretti verso San Didero. Qui una cinquantina di manifestanti si sono travisati e hanno attaccato il cantiere. Nello stesso momento una trentina di incappucciati ha tentato un blitz a Chiomonte, in Val Clarea. L’attacco più pesante si è registrato a San Didero, dove sono state lanciate due molotov, oltre a bombe carta, razzi e grossi petardi collegati a bombolette di gas. A Chiomonte invece sono stati lanciati sassi, ma non materiale esplodente e i No Tav hanno tentato di aprirsi un varco nelle recinzioni con cesoie e tagliando il filo spinato. La polizia è già a lavoro per identificare i due gruppi. Alla marcia hanno preso parte anche i collettivi che nei giorni scorsi hanno partecipato al Climate Social Camp che si è svolto a Torino e da fuori città, in particolare da Bologna e dal Veneto, sono arrivati diversi attivisti.
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