LAMEZIA TERME In accoglimento dell’istanza depositata dall’avvocato Giuseppe Bagnato, il Tribunale di Vibo Valentia sostituisce nei confronti di Antonio Mario Tripodi la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.
Suddetta istanza veniva avanzata dal difensore subito dopo aver discusso la posizione dell’imputato all’udienza del 25 luglio 2023, rilevando come il presunto momento di consumazione del reato contestato e il tempo trascorso dall’applicazione della misura avevano affievolito le richieste esigenze cautelari.
Tripodi Antonio Mario, 59 anni, di Porto Salvo, era stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Imponimento” condotta dalla Dda di Catanzaro per aver concorso, negli anni 2016-2017, unitamente ai fratelli Domenico Tripodi, Sante Tripodi e Lo Bianco Domenico in una presunta estorsione ai danni del gestore di una struttura turistica al fine di agevolare le presunte e rispettive associazioni mafiose dei “Lo Bianco-Barba” e “Tripodi”.
Il processo per i quattro imputati coinvolti nell’ipotizzata vicenda estorsiva si è instaurato dinanzi al Tribunale collegiale di Lamezia Terme. A seguito dell’accoglimento dell’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dai difensori degli imputati, il processo è stato poi spostato in quel di Vibo Valentia.
All’udienza del 17 febbraio 2022 l’ufficio di Procura distrettuale ha chiesto e ottenuto la riunione di “Imponimento” al maxi processo “Rinascita-Scott”.
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