REGGIO CALABRIA Si terrà il prossimo 25 ottobre l’udienza in Corte di Cassazione sul ricorso presentato dal sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Insieme a lui a giudizio 11 imputati condannati in Corte d’Appello a Reggio Calabria. E’ quanto scrive nell’edizione odierna Gazzetta del Sud. Falcomatà è stato condannato in appello a un anno di reclusione per abuso d’ufficio per la vicenda “Miramare”. Oggetto dell’accusa sono i presunti illeciti, che risalgono al 2015, nella procedura di affidamento dell’immobile di proprietà del Comune che un tempo ospitava l’albergo “Miramare”. Secondo l’accusa l’affidamento dell’immobile all’associazione “Il sottoscala”, riconducibile all’imprenditore Paolo Zagarella, avrebbe rappresentato una contropartita per la concessione a titolo gratuito a Falcomatà di alcuni locali per ospitare la sua segreteria elettorale nel corso della campagna elettorale per le amministrative del 2014. Insieme al primo cittadino sono stati condannati a sei mesi di reclusione, anche loro per abuso d’ufficio, gli assessori che componevano la sua Giunta: Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Per tutti, come per Falcomatà, in primo grado scattò la sospensione per un anno e mezzo. Nello stesso processo, inoltre, sono stati condannati, sempre a mesi, il segretario comunale dell’epoca, Giovanna Antonia Acquaviva; l’ex dirigente del settore “Servizi alle imprese e sviluppo economico” del Comune, Maria Luisa Spanò, e l’imprenditore Giuseppe Zagarella.
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