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Sanità, Consiglio provinciale “aperto” a Crotone. Ma Carbone non si presenta

Saragò di Anaao-Assomed: «L’attuale situazione frutto di tanti anni di tagli che hanno riguardato soprattutto la sanità pubblica»

Pubblicato il: 01/08/2023 – 8:08
di Gaetano Megna
Sanità, Consiglio provinciale “aperto” a Crotone. Ma Carbone non si presenta

CROTONE Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Simona Carbone, hanno disertato la seduta del consiglio provinciale aperto, tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi. In verità la presenza di Occhiuto non era stata data per certa, mentre si contava su quella di Carbone in quanto la seduta, prevista per oggi, in un primo momento era stata convocata per la fine della settimana scorsa. Lo slittamento della data, secondo quanto è stato detto anche in Provincia, sarebbe stato concordato per consentire la partecipazione di Carbone, che non aveva dato la disponibilità per il giorno della prima convocazione. Carbone, quindi, oggi non ha partecipato e negli ambienti politici di Crotone si racconta che sia stato il presidente della Regione a chiederle di non farlo. La seduta del consiglio dell’ente intermedio tenutasi oggi, d’altronde, aveva come unico punto la questione della sanità e la convocazione era stata sollecitata dai dieci sigle sindacali di categoria con una lettera aperta diffusa nei giorni scorsi e fatta pervenire, tra gli altri, al presidente Ferrari. I sindacati di categoria hanno preso le distanze dal decreto con il quale il presidente della Regione ha stabilito la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese. Le sigle sindacali contestano con veemenza la proposta di Occhiuto in quanto, per l’Asp di Crotone, viene proposto lo schema che continua a favorire la sanità privata rispetto a quella pubblica. Non è sfuggita nemmeno l’assenza dell’unico esponente del Partito democratico eletto nel consiglio provinciale. Anche all’assenza di Giuseppe Dell’Aquila viene attribuita una valenza politica in quanto il suo partito ha intrapreso una battaglia politica sulla questione della sanità. La sua assenza è stata, quindi, vista come una sfida alla segreteria provinciale del Pd. Ovviamente sul piano della rappresentanza pesa molto di più l’assenza di Carbone.

Il dibattito in consiglio provinciale

 Aprendo i lavori il presidente dell’ente intermedio, Sergio Ferrari, ha evidenziato di avere immediatamente accolto la richiesta dei sindacati di categoria «avendo la consapevolezza delle grandi difficoltà in cui versano l’ospedale e il servizio sanitario territoriale». Ha detto di essere consapevole che «spetta alla conferenza dei sindaci discutere della materia, ma il ruolo del consiglio provinciale è fondamentale». Ci sono nella provincia di Crotone grandi carenze sanitarie e «l’ente intermedio sta affrontando da tempo il tema con varie iniziative». Continuando il suo intervento, Ferrari ha parlato dell’assenza di Carbone ed ha detto che l’interessata ha fatto pervenire una nota con la quale ha spiegato che non partecipava al consiglio provinciale e che avrebbe, invece, partecipato alla Conferenza provinciale dei sindaci, che è stata convocata per dopodomani. Si è capito, anche se non lo ha esplicitato, che la scelta di Carbone lo ha infastidito. «Non siamo qui oggi – ha aggiunto Ferrari – per puntare il dito contro qualcuno, ma per avere la cognizione della situazione sanitaria». 

La posizione del sindacato nasce dalle scelte penalizzanti che sono state fatte negli anni

Molti i medici presenti alla riunione del consiglio provinciale di oggi. Ad entrare nel merito della situazione sanitaria che si sta vivendo all’ospedale di Crotone è stato il segretario dell’Anaao-Assomed, Antonio Saragò, che ha sottolineato come «l’attuale situazione sia il frutto di tanti anni di tagli. I tagli hanno riguardato soprattutto la sanità pubblica, anche se l’iniziativa sindacale non è una guerra contro il privato». «Ci sono interi settori – ha evidenziato Saragò, che vanno dal laboratorio analisi, alla fisioterapia, alla riabilitazione, all’Adi che sono stati delegati al privato». A questo si aggiunge «Urologia che non viene fatta in ospedale». La contestazione del decreto che riorganizza la rete ospedaliera «produce un ulteriore depotenziamento che viene fatto a danno del personale sanitario in quanto è previsto un aumento delle strutture complesse e sono stati aumentati i posti letto. Contestualmente, però, viene depotenziato oncologia che resta in attività con dieci posti letto di day hospital. Se i malati oncologici hanno bisogno di ricovero devono fare riferimento al reparto di Medicina». In questo piano vengono modificate le strutture semplici e nascono le strutture semplici dipartimentali. È un’operazione che rappresenta un declassamento che produce due effetti: riduzione di risorse e del personale. L’elenco delle negatività ha riguardato anche altre unità operative e tra le altre Otorino e Oculistica. Otorino addirittura all’ospedale ha zero posti letto e al Marrelli Hospital (privato) ha sei posti letto. «Che facciamo allora? Continuiamo a impoverire il pubblico e potenziamo il privato». Sono seguiti diversi altri interventi sulla stessa linea di difendere la sanità pubblica per ottenere una qualità migliore del servizio da garantire all’utenza della provincia di Crotone. Per la mattinata di domani i sindacati di categoria hanno organizzato un  sit-in di protesta che si terrà davanti l’entrata del “San Giovanni di Dio”.

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