CASSANO ALLO JONIO I carabinieri della Compagnia di Cassano allo Jonio hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura, D.V., ventiquattrenne del luogo, ritenuto uno dei componenti del commando che, nella serata del 19 giugno scorso, nel pieno centro del Città delle Terme, ha messo in atto una brutale aggressione nei confronti di un gruppo di cittadini extracomunitari, riducendo in fin di vita un ragazzo nigeriano, ripetutamente attinto da colpi di spranga alla testa e agli arti.
Il fatto, avvenuto intorno alle ore 20:15 circa in via Ponte del Treno (ex Tangenziale Stazione) si è svolto sotto gli occhi di numerosi cittadini, spettatori dell’inaudita violenza di un gruppo di balordi che hanno trovato la spocchiosa tracotanza di commettere un gesto simile davanti a bambini, anziani e coppie di giovani ragazzi a passeggio. Ma le maglie della giustizia si sarebbero presto serrate su di loro. Immediate le indagini dei militari della locale Compagnia, che, coordinati direttamente da Alessandro D’Alessio, procuratore capo, e dal sostituto procuratore Flavio Serracchiani, hanno provveduto a ricostruire la dinamica dell’evento attraverso le testimonianze delle persone presenti nonché analizzando tutti gli impianti di videosorveglianza installati nelle vicinanze del luogo dell’aggressione e lungo le vie di avvicinamento e di fuga del commando di aggressori.
Si tratta del terzo membro del commando assicurato alla giustizia, dopo gli arresti del ventitreenne G.L.P. e del diciannovenne S.M. dello scorso giugno. Contestualmente i militari della Compagnia cassanese hanno anche provveduto a notificare il provvedimento cautelare al ventisettenne A.F., parimenti individuato e identificato quale componente del gruppo degli aggressori, già ristretto presso il carcere di Cosenza in quanto raggiunto da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Athena”.
L’attività intrapresa dai militari, ha consentito dunque di ricostruire, a livello di gravità indiziaria ed in attesa dei successivi sviluppi anche la condotta di D.V. in relazione al reato contestatogli – consistente nel tentato omicidio in concorso di un ragazzo nigeriano con l’aggravante dell’odio etnico e razziale – per la quale la Procura della Città del Pollino, condividendo le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto il provvedimento restrittivo, con il ventiquattrenne che, pertanto, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Castrovillari.
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