VIBO VALENTIA «L’amministrazione comunale di Vibo Valentia è pronta a rilanciare l’azione dell’Associazione antiracket e antiusura». Lo riporta una nota dell’amministrazione comunale di Vibo che precisa: «Su input del sindaco Maria Limardo, si è tenuta ieri la prima riunione coordinata dall’assessore Michele Falduto che ha riunito attorno ad un tavolo i soggetti istituzionali coinvolti per fornire nuovo impulso alle iniziative che da qui a breve verranno calendarizzate».
«All’incontro di ieri, con il sindaco e l’assessore a fare da padroni di casa – è detto nella nota – erano presenti anche Antonino Cugliari, vicepresidente della Camera di commercio e presidente della Cna; Michele Catania in rappresentanza dell’Ascom e Ornella Zappia per la Provincia di Vibo Valentia».
«Era quanto mai opportuno – afferma il primo cittadino – riallacciare i fili e riprendere un percorso che si era interrotto, perché l’Associazione svolge un ruolo di grande rilevanza nella sensibilizzazione sul tema e quindi nel sostegno alle vittime di quella che è una piaga per il tessuto sociale della nostra provincia».
«Ovviamente – spiega dal canto suo l’assessore Falduto – l’invito è stato esteso a tutti i componenti dell’Associazione, ma comprendiamo bene le difficoltà a presenziare in questo periodo estivo. La cosa fondamentale, ad ogni modo, era riavviare un’attività che, come testimoniato dai rappresentanti degli enti presenti, si è rivelata importante negli anni passati. Presto ci riuniremo nuovamente e auspichiamo la partecipazione di tutti, in modo tale da organizzare alcune iniziative a cui abbiamo pensato per rilanciare l’attività dell’Associazione».
«Inoltre – conclude Falduto – abbiamo avuto rassicurazioni da parte della Camera di commercio sulla riattivazione a breve anche dello Sportello antiracket e antiusura, che fornisce supporto legale e psicologico ed al quale chiunque può rivolgersi per ottenere assistenza gratuita, in una sinergia istituzionale che ovviamente non potrà mai fare a meno dell’imprescindibile presenza delle forze dell’ordine».
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