ROMA La Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge sull’oblio oncologico. Con 281 voti a favore passa all’unanimità il testo unificato che prevede la tutela dei diritti dei malati oncologici guariti da almeno dieci anni. Le nuove norme prevedono il diritto di mantenere riservate informazioni sanitarie per i pazienti guariti e che, fino ad ora, erano impossibilitati ad accedere a mutui, finanziarie, prestiti, concorsi e anche all’adozione o all’affidamento di un minore. Con la legge, che ora passerà al Senato, sarà dunque vietato per gli enti pretendere di conoscere la storia sanitaria di una persona che negli ultimi dieci anni non ha presentato ricadute. I dieci anni vengono dimezzati nel caso in cui la patologia si è presentata prima del 21esimo anno d’età. Sarà il Garante per la protezione dei dati personali a vigilare che vengano rispettate le nuove norme. Per Maria Elena Boschi (IV), relatrice della proposta insieme a Patrizia Marrocco (FI), si tratta di «una legge che dà speranza, che conferma che dalle malattie oncologiche si guarisce e che si può ricominciare una vita senza il peso di uno stato che sembra porre ostacoli». Soddisfatto anche Marco Furfaro, primo firmatario per il Pd, che cita la storia di Francesco, 33 anni, «un ragazzo, guarito da oltre dieci anni, che non ha potuto adottare un bambino insieme alla compagna e che ora potrà finalmente diventare padre».
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