CATANZARO «Il Pnrr ha reso, finalmente, attuale un nuovo lessico sanitario con termini quali: “Territorio, Prossimità, Reti, Medicina Proattiva, Continuità, Digitalizzazione, Casa come primo luogo di cura”. La valorizzazione della medicina territoriale garantisce la “democrazia delle Cure” implementando l’eguaglianza nell’accesso alla prevenzione e alle terapie che è obiettivo primario del Pnrr il cui strumento principale sono le Case della Comunità (C.d.C.), le Cot e gli Ospedali di Comunità (O.d,C.)». A dirlo in una nota è Rubens Curia, portavoce di “Comunità Competente”.
«L’ultimo monitoraggio del Pnrr del 15 luglio da parte del ministero della Salute e della Regione Calabria – continua Curia – e le notizie in merito ad un corposo ridimensionamento, da parte del Governo nazionale, dei fondi del Pnrr che interesserebbero le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità non possono lasciarsi tranquilli perché ciò potrebbe comportare, a breve, la riduzione delle 61 C.d.C. e dei 20 O.d.C. programmati per la Calabria. La verifica del 15 di luglio ci dice che “permangono criticità significative per 41 C.d.C.e per 11 O.d.C.” molti dei quali previsti, giustamente, nei Comuni delle Aree Interne che in Calabria sono 326 su 404. La mancata o rinviata costruzione degli O.d.C. e delle C.d.C., che sono il luogo dove operano le équipes multiprofessionali composte dai mmg/Pediatri di libera scelta/ Infermieri di comunità e Specialisti ambulatoriali interni e del raccordo operativo (Transitional Care) tra Ospedale e Territorio e dell’integrazione sociosanitaria tra Azienda Sanitaria ed Ente Locale, sarebbe un fatto grave perché isolerebbe ulteriormente queste Aree, alcune delle quali subiscono già un grave ritardo nell’utilizzazione, da parte della nostra Regione, dei fondi della Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) finanziati da molti anni! Ci permettiamo di invitare il presidente Occhiuto a: A) sollecitare gli uffici tecnici preposti delle Aziende Sanitarie Provinciali a lavorare, senza interruzione, per superare le criticità evidenziate nel rapporto Regis del 15 luglio, specialmente per le Strutture delle Aree Interne; B) non tagliare nel nuovo programma le C.d.C.e gli O.d.C. utilizzando i fondi non spesi dell’articolo 20 della legge 67/88; C) attuare un cambio di passo nell’ utilizzazione dei finanziamenti Snai che interessano l’Area Grecanica, il Versante Ionico Serre, la Sila- Pre Sila Crotonese e Cosentina ed il Reventino Savuto. Attuiamo pienamente in Calabria la 833/78 – conclude Curia – che ha trasformato la tutela della salute da diritto dei lavoratori a diritto dei cittadini».
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