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CONSIGLIO REGIONALE

Occhiuto vince la sfida e consolida la sua leadership nel centrodestra. La riforma dei Consorzi di bonifica è legge

II presidente ritira la questione di fiducia dopo la richiesta della sua maggioranza. «Tutti noi votiamo il testo», hanno detto i capigruppo. Dalle opposizioni arriva il sì di Afflitto e di Laghi

Pubblicato il: 03/08/2023 – 21:31
Occhiuto vince la sfida e consolida la sua leadership nel centrodestra. La riforma dei Consorzi di bonifica è legge

REGGIO CALABRIA Il presidente della Regione Roberto Occhiuto vince la sfida della riforma dei Consorzi di bonifica, riafferma la sua leadership nel centrodestra e compatta la sua maggioranza, trovando anche il sì di due consiglieri di minoranza. In estrema sintesi è questo l’esito dell’odierno Consiglio regionale che ha approvato il testo della Giunta che prevede la messa in liquidazione degli attuali 11 Consorzi di bonifica con la creazione dell’ente unico regionale articolato in 11 comprensori. Al fondo di un dibatto lungo 4 ore Occhiuto, che sul testo aveva posto la questione di fiducia chiedendo tutti i 21 voti della sua maggioranza minacciando in caso diverso le dimissioni, accoglie la richiesta della sua maggioranza di ritirare la fiducia, richiesta avanzata dai capigruppo perché – hanno detto – «nel centrodestra la votiamo tutti». E i 21 voti a favore del centordestra, tutti, nessuno escluso, sono puntualmente arrivati. La riforma, nella quale sono stati inseriti diversi emendamenti accolti anche dopo il proficuo confronto con le organizzazioni di categoria, è stata infatti approvata dalla maggioranza, nella quale sono rientrate anche alcune “sacche” di dissenso” sul testo come quella del leghista Pietro Molinaro, ma anche dal consigliere regionale M5S Francesco Afflitto, che aveva annunciato il voto favorevole già in sesta Commissione, e dal capogruppo di DeMa, Ferdinando Laghi. In totale 23 i voti a favore. Dal centrodestra dunque è arrivata una risposta compatta, mentre l’opposizione, Afflitto a parte, ha contestato sia il merito della riforma sia il metodo dovendosi però arrendere alla legge dei numeri.

Il dibattito in Consiglio regionale

A relazionare il testo è stata il presidente della sesta Commissione del Consiglio regionale, Katya Gentile (Forza Italia), che ha ricordato anche «il proficuo confronto di ieri con le organizzazioni di categoria convocato dal presidente Occhiuto, un confronto da cui sono emersi anche suggerimenti utili che saranno recepiti in alcuni emendamenti e il testo è aperto a successive integrazioni». Giacomo Crinò (Forza Azzurri): «Votiamo convintamente anche se il presidente Occhiuto non avesse posto la fiducia su una riforma che è storica. Anche in Puglia stanno creando il Consorzio unico di bonifica e quella regione è governata dal centrosinistra». Domenico Bevacqua (Pd): « Mai in 50 anni di regionalismo in Calabria nessuno aveva posto la fiducia. Siamo in una situazione nella quale viene messa in discussione la democrazia, viene svilito il ruolo del Consiglio regionale, e le istituzioni vengono piegate al volere di un uomo solo al comando, che vuole comandare in tutta autonomia, lo spieghi lei alla sua maggioranza. Noi diciamo che comandare e governare sono due cose diverse. E la legge è sbagliata nel merito in tanti punti, ed è grave che una nostra proposta di legge in materia non sia stata mai discussa». Francesco De Nisi (Azione): «Questa riforma è giustissima, basta chiedere agli agricoltori e ai cittadini cosa ne pensano. Pensiamo al tributo che devono pagare, un tributo odioso perché a fronte del pagamento di questo tributo non sono garantiti i servizi e sono rimasti in piedi 11 organismi che non rispondono a nessuno e rappresentano uno spreco. Questa riforma inoltre comporta finalmente quel controllo su questi enti che non c’è mai stato». Davide Tavernise (M5S): «Questo Consiglio regionale oggi pedi l’occasione di fare una cosa buona tutti insieme per la Calabria. Il rammarico è che se il presidente non avesse posto la fiducia avrebbe avuto anche più voi. E la riforma non è affatto rivoluzionaria, rischia di essere la solita montagna che partorisce il topolino, il problema resta il basso tasso di riscossione dei Consorzi di bonifica». Giuseppe Graziano (Azione): «È una riforma epocale, un’altra che realizziamo dopo quelle in tema ambientale, nel settore idrico, nella sanità, nel termalismo, nei trasporti. Chi ci accusa di avere ansia riformatrice dice il giusto, è un ansia che condividiamo con il presidente Occhiuto, che ha la Calabria e i calabresi dalla sua parte. Ricordo che questa riforma dei Consorzi di bonifica è nel nostro programma. Non c’è bisogno di una fiducia al presidente perché la nostra fiducia è nei fatti». Ferdinando Laghi (DeMa): «Con l’approvazione del piano del Parco del Pallino senza deroghe e quindi con lo stop alle centrali la Calabria per una volta ha dato un’indicazione a tutti di come ci si comporta sul piano ambientale, e ringrazio il presidente Occhiuto per il coraggio che ha dimostrato sul punto. Quanto alla riforma dei Consorzi di bonifica, mi sono imbattuto in quel tributo molto contestato e ho partecipato a iniziative con lavoratori senza stipendio da mesi, ed è un dato di fatto non aver mai sentito un giudizio positivo sui Consorzi di bonifica, che oggettivamente richiedono una sostanziale riforma. La mia risposta sarebbe sì nel merito, ovviamente il metodo della fiducia travalica l’aspetto meramente tecnico e inserisce questa proposta in un ambito di appartenenza politica per una unità politica di una parte a cui non appartengo. Favorevole all’aspetto tecnico ma non posso avallare la fiducia a una parte a cui non appartengo». Antonello Talerico (Misto): «Chiedo ancora più oggi di non porre la questione di fiducia perché i 21 voti ci sono già ma di consentire anche al consigliere M5S Afflitto di poter votare liberamente perché il suo partito gliel’ha vietato. La riforma die Consorzi di notifica è necessaria per far funzionare meglio il sistema centralizzandolo invece di 11 cabine di regia diverse. Invito anche il mio capogruppo del Misto, Lo Schiavo, mio amico, a votare questo testo perché è un tecnico di valore e può andare al di là delle diverse visioni politiche. Lo stesso invito faccio a Tavernise e Laghi». Antonio Lo Schiavo (Misto): «Siamo un gruppo misto vero perché abbiamo visioni diverse. Ma oggi ci sono segnali precisi: l’opposizione sulle grandi questioni di fondo è più unita e coerente, e bisogna dare una voce unica alla fiducia votando no. La questione è politica: Occhiuto mostra i muscoli ma non a noi ma alla sua maggioranza, salta i corpi intermedi e il Consiglio regionale e si rivolge direttamente ai calabresi. Non accetto però sentire dire dal presidente Occhiuto che chi non vota questa riforma è un conservatore. Quanto alla riforma, che è necessaria perché il sistema è al collasso, secondo me va sfatato il mito che si sopprimono gli 11 Consorzi perché non sarà così in quanto si nomineranno 11 commissari». Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia): «Oggi a mio avviso il vero dato politico di questo Consiglio regionale è aver segnato il vero punto, perché oggi si sono cristallizzate le posizioni, Abbiamo definito il pensiero nostro e delle opposizioni: le regole di ingaggio sono profondamente cambiati, dall’opposizione nel merito non ho sentito vere critiche alla legge, che secondo me è condivisa in tanti, le uniche critiche sono il metodo. E è vero che è cambiato, perché è il metodo di chi governa in uno stato di emergenza, la condivisione andava bene in tempi di pace e in regioni normali. La fiducia posta da Occhiuto è importante non in sé – c’era, c’è e ci sarà – ma perché segna una linea sulla strategia del centrodestra in Giunta e in Consiglio. L’opposizione o si adegua a questo modo o resterà per sempre indietro. Chiediamo a Occhiuto di togliere la fiducia». Giuseppe Gelardi (Lega): «Come gruppo Lega ci siamo confrontati su questa riforma, condividendone la necessità. Diamo merito al presidente Occhiuto di non avere indietreggiato su una riforma scomoda ma strategica per la Calabria. Certo, non deve parlarsi di bocciatura di tutti i Consorzi, sarebbe ingiusto perché ci sono anche enti virtuosi. Ma il nodo essenziale è che i tempi attuali richiedono riforme efficaci e innovative. È il momento di cambiare passo». Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura (Forza Italia): «Non mi definisco riformatore, sono più che altro conservatore ma abbiamo verificato che il sistema dei Consorzi di bonifica venuto fuori dalla legge del 2003 anche per problematiche ereditate dal passato non è riuscito a dare messaggi di efficienza. Da qui questa riforma necessaria, che serve per ripartire daccapo con un unico Consorzio di bonifica che significa unico centro di costo e di controllo, articolato comunque su comprensori territoriali e che parte comunque con risorse importanti e ingeniti da parte della Regione, 9 milioni nel 2024, 7 milioni nel 2025. Faccio un appello alla minoranza affinché questa riforma sia condivisa». Michele Comito (Forza Italia): «Non siamo nemmeno a metà dell’opera di riforma, il Pd si rassegni. La Calabria ha necessità di un forte decisionista e questo non significa mostrare i muscoli ma solo condividere la necessità di un cambiamento. Oggi dimostriamo ancora di più coesione e unità della maggioranza. La voteremo tutti insieme tutti e 21, per questo chiediamo al presidente di ritirare la fiducia perché la votiamo tutti».

La conclusione di Occhiuto che ritira la fiducia

A concludere ancora Occhiuto: «Per me – ripeto – la questione non è formale ma di sostanza, a me interessa che su questa legge ci sia una valida maggioranza. Ho apprezzato gli interventi della maggioranza che ha confermato la sua lealtà e non ho bisogno di mostrare i muscoli, soprattutto nei confronti della mia maggioranza. Se la maggioranza mi richiede di ritirare la questione di fiducia assumendosi l’impegno di portare avanti questa riforma non ho difficoltà a farlo. Qualcuno mi dice che parlo direttamente ai calabresi e per me non è sbagliato: sono un uomo delle istituzioni e – spiega Occhiuto – capisco l’importanza della concertazione, e credo di aver dimostrato sempre grande attenzione alle proposte dell’opposizione. Il Pd mi critica dicendo che per la prima volta è stata posta la fiducia in Consiglio regionale ma la mia ambizione è quella di fare in Calabria tante cose per la prima volta e dimostrare alla Calabria e al Paese che si può governare questa regione rompendo con il passato. Qualcuno parla come se fossimo all’ultima osanno di legislatura ma ricordo che in 19 mesi abbiamo fatto tantissime cose come mai nessuno: siamo diventati una regione modello in tanti campi, come nella lotta agli incendi e alla maladepurazione. Io non ho una visione manichea ma c’è modo e modo di fare opposizione, c’è una opposizione che si ostina solo a criticare: al Pd dico “fate una proposta seria” e io la sottoscriverò. Qualcuno mi dice di fare un passo indietro su questa riforma ma la Calabria n o Se io stasera mi dovessi dimettere perché non ci fossero i voti sufficienti che dovrei fare? Parlare ai calabresi e dire che mi dimetto perché il Consiglio regionale non vuole ridurre 11 Consorzi di bonifica e creare uno solo? Il Consorzio unico di bonifica diventerà la Newco della bonifica, e questa riforma è nel nostro programma. Non ho difficoltà di aderire alla richiesta di ritirare la fiducia, a me interessa la sostanza, certo è che in questo caso auspicherei che questa riforma possa essere approvata anche con un atto di disponibilità di chi sta all’opposizione affinché questa riforma possa diventare una riforma condivisa da tutti quelli che ritengono sia una buona cosa». La replica di Bevacqua: «Ricordo al presidente Occhiuto che avevamo fatto una proposta di riforma sui Consorzi di bonifica ma non è mai stata valutata. E secondo me la richiesta della maggioranza di ritirare la fiducia viene fuori tempo massimo, oltre a rappresentare un segnale di debolezza del presidente Occhiuto». Raffaele Mammoliti (Pd): «È stato grave il fatto che la nostra proposta di legge non sia stata mai discussa, andava fatto l’esame abbinato, e poi con questo gioco della fiducia e con questo espediente del ritiro è stata silenziata l’opposizione». Nella dichiarazione di voto il consigliere regionale del M5S Francesco Afflitto conferma la posizione che aveva espresso in sesta Commissione: «voglio ribadire il mio voto favorevole che però è esclusivamente sulla riforma, che è necessaria e va nella direzione giusta con la creazione degli unico Consorzio, ma ribadisco che non è un voto di fiducia per il presidente Occhiuto, che è un problema della maggioranza». (c. a.)

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