COSENZA «Non c’è che dire:in Calabria abbiamo un governatore che è, per davvero, un integerrimo paladino di granitica coerenza. Che declina in tutte le salse. Non esclusa l’accanita ostilità verso la Città di Cosenza e l’intera area urbana». Inizia con questo affondo nei confronti del presidente della Regione Roberto Occhiuto la dura nota del consigliere comunale di Cosenza Giuseppe Ciacco.
«Con una legge-truffa – prosegue il consigliere – vuole cancellare, fondendolo nell’acido di una meschina conurbazione colonizzatrice, il Municipio di Cosenza. Con un vergognoso decreto dirigenziale vuole seppellire, riesumando un abusivo e farlocco studio di fattibilità, la realizzazione del nuovo Ospedale della Città di Cosenza. Ora è il turno della Facoltà di Medicina dell’Unical. Quella stessa facoltà che è stata, già, destinataria di una veemente crociata, animata dalle massime cariche istituzionali e accademiche della Città di Catanzaro. Quella crociata, oggi, è rinfocolata, proprio, dal sig. Governatore, il quale è artefice di una subdola manovra di boicottaggio della Facoltà di Medicina dell’Università della Calabria». Ciacco nella sua nota ne spiega le ragioni. «Il governatore – afferma – sta, miseramente, mortificando, i valorosissimi medici in servizio presso i reparti assistenziali dell’Ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, che, dal15 febbraio di quest’anno, hanno, contestualmente, assunto le funzioni di docenti e ricercatori presso la facoltà di medicina dell’Unical. Uomini e donne dalle preclari doti professionali, fonti, inestimabili, di raffinato sapere scientifico. Che oggi stanno subendo le turlupinanti vessazioni del sig. Governatore, Il che è intollerabile! Entriamo, ora, nel merito della questione. Il decreto legislativo 517 del 1999, tutt’ora perfettamente vigente, codifica i rapporti tra Ssne Università. Il Dpcm del 24 maggio 2001 ha dato concreta e omogena attuazione al citato decreto legislativo, dettando, specificatamente, le linee guida, concernenti i protocolli di intesa, che devono stipulare le Regioni e i singoli Atenei. In riferimento al personale i protocolli d’intesa prevedono, espressamente, che il trattamento economico integrativo dei docenti e dei ricercatori universitari è a carico della Regione, che attribuisce il relativo importo all’Università, la quale, poi, lo liquida in favore dei docenti. Ebbene, dal 15 febbraio, la Regione Calabria, a tutt’oggi, non ha erogato, neppure un centesimo di euro, a titolo di trattamento economico integrativo, in favore dei docenti e dei ricercatori della facoltà di Medicina dell’Unical. Che fine hanno fatto i relativi importi? Perché, in sei mesi non sono stati erogati? Il trattamento economico integrativo è un diritto sacrosanto del personale universitario. Che non può essere, meschinamente, calpestato, per nessuna ragione al mondo. Figurarsi, poi, se può essere calpestato per infime ragioni di basso cabotaggio! Perché, quel fior fiore di medici, viene mantenuto in questa condizione di stallo, umiliante e ricattatoria? Qual è la malefica strategia sottesa a questo ritardo? La becera premeditazione ad alimentare disaffezione, nella perfida speranza di determinare un esodo di massa? Giusto per affossare, anche, la facoltà di medicina dell’Unical? Sig. governatore, paghi, immediatamente, il trattamento economico integrativo in favore dei docenti e dei ricercatori universitari della facoltà di medicina dell’Unical. Immediatamente – conclude Ciacco – vuol dire entro il corrente mese di agosto, purgando, ovviamente, anche la debitoria già maturata. O i docenti dell’Unical sono figli di un dio minore, perché non selezionati dalla fidelizzata società commerciale di stanza a Cuba».
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