REGGIO CALABRIA Finisce in modo piuttosto inglorioso l’ultimo Consiglio regionale prima della pausa ferragostana. Complice sicuramente la “maratona” sulla riforma dei Consorzi di bonifica (che un è comunque una attenuante), una seduta per certi versi storica per intensità di dibattito si conclude alla sesta ora di durata con un “fuggi fuggi” consistente che fa mancare il numero legale su una mozione che riguardava gli alunni con disabilità, con il presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso che ha redarguito gli assenti: «Non si fa così perché noi siamo pagati per stare qui», ha detto Mancuso. La mozione era stata presentata dal consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, e riguardava i ragazzi affetti da disabilità e difficoltà di apprendimento: «Annualmente – ha spiegato Alecci – i fondi stanziati per il diritto allo studio vengono trasferiti ad anno scolastico già avviato, creando notevoli disagi per alunni e famiglie, e quindi la mozione è finalizzata ad impegnare la Giunta regionale ad anticipare ai Comuni e alle Provincie, prima dell’avvio dell’anno scolastico 2023/24, almeno il 30 per cento dei fondi previsti su base proporzionale in base allo storico dell’anno precedente». Alecci ha concluso il suo intervento auspicando la massima condivisione alla mozione «essendo un atto che porterà sollievo a tanti bambini e a tante famiglie» ma con la coda dell’occhio si è reso conto dell’aula per metà vuota parlando quindi di «mancanza di rispetto verso noi e soprattutto verso i calabresi, dispiace per i colleghi, anche dell’opposizione, che sono andati via, al netto delle motivazioni serie». In aula erano rimasti in 15, quindi niente numero legale e il presidente Mancuso si è quasi visto costretto a rinviare la discussione della mozione, garantendo che sarà il primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale (a settembre): «Spiace trattandosi di una tematica importante. Sono rammaricato per tutte queste assenze, alcune erano giustificate come quella del presidente Occhiuto che è venuto alla seduta con la febbre alta altre assolutamente no, non va bene e va detto, perché siamo pagati per fare il nostro lavoro». Alecci ha ribadito il suo rammarico – «a settembre sarà troppo tardi», ha sostenuto – ma a venire incontro all’esponente dem è stata il vicepresidente della Giunta Giusi Princi che ha assicurato che nel frattempo «l’amministrazione avvierà l’iter procedurale previsto dalla mozione». Ecco i presenti alla votazione: per il centrodestra Mancuso, Cirillo, Caputo, Comito, De Francesco, Gallo Gelardi, Gentile, Giannetta, Mannarino, Molinaro, Raso, per il centrosinistra Alecci, Bruni, Iacucci. Gli assenti erano: Afflitto, Bevacqua, Billari, Crinò, De Nisi, Graziano, Laghi, Lo Schiavo, Mammoliti, Mattiani, Montuoro, Neri, Straface, Talerico, Tavernise. In precedenza, il Consiglio regionale aveva approvato gli altri punti all’ordine del giorno tra cui una legge sul trasporto pubblico non di linea e le linee guide del piano di dimensionamento scolastico che ha visto un duro scontro tra la maggioranza di centrodestra con il vicepresidente Giusi Princi e il Pd, che ha accusato il presidente Occhiuto e la Giunta di aver apportato tagli alle autonomie scolastiche che incideranno sul diritto allo studio delle aree interne e d non aver difeso le ragioni della Calabria in sede di confronto con il governo nazionale. (redazione@corrierecal.it)
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