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Niente cateteri, a Corigliano-Rossano chemioterapia a rischio per i malati oncologici

La fornitura dei cosiddetti Picc starebbe scarseggiando su tutto il territorio provinciale e interesserebbe più ospedali

Pubblicato il: 05/08/2023 – 18:15
di Marco Lefosse
Niente cateteri, a Corigliano-Rossano chemioterapia a rischio per i malati oncologici

CORIGLIANO ROSSANO Nell’ospedale spoke di Corigliano-Rossano non ci sarebbero più Picc, i cateteri intro-venosi necessari ad effettuare le terapie d’impatto contro le patologie tumorali. E il problema riguarderebbe principalmente i nuovi malati oncologici che senza questo dispositivo cutaneo non possono effettuare la terapia.
Per il reparto di Oncologia dello spoke jonico, uno dei fiori all’occhiello della sanità pubblica nel territorio della Sibaritide, si tratta di una doccia freddissima in quanto, non potendo avviare la terapia citotossica e antiblastica, la cura del malato diventa più complessa e in alcuni casi impossibile e quindi irreversibile. Tra l’altro, proprio la mancanza di questi presidi medici, indispensabili, manda in affanno la grande e produttiva mole di lavoro che viene svolta nell’unità operativa che offre tanti e qualificati servizi all’utenza oncologica del territorio.
Cosa sono i cateteri Picc? Formalmente si chiamano peripherally inserted central catheter, di fatto è un accesso venoso centrale inserito perifericamente all’altezza del braccio. È un tubicino di silicone che arriva in una vena centrale del torace e che viene introdotto partendo dalla vena del braccio. Il problema è che, pur essendo un sistema d’accesso venoso molto complesso e stabile, il suo ciclo di vita dura al massimo 6 mesi. Questo comporta, quindi, una sostituzione. Dunque, un problema ulteriore se dovessero venir meno i presidi.
Ma la questione, pare, sia in dirittura di soluzione. La mancanza di Picc all’interno degli ospedali, infatti, è stata determinata dalla carenza di prodotto sul mercato elettronico (dove ormai si riforniscono tutti gli enti pubblici). Essendoci poche quantità di materiali disponibili è chiaro che va in affanno l’intero sistema. E infatti, uguali problematiche legate alla carenza di Picc, in queste settimane si sono riscontrate anche in altre regioni d’Italia e nella stessa Calabria.
Quanto durerà questa penuria? Difficile a dirsi, sappiamo che l’Asp di Cosenza ha effettuato la gara d’appalto per la fornitura di questi particolari presidi medici, e che ha espletato l’ordine per l’acquisto. Non solo, per quanto confermano voci interne all’azienda sanitaria, nel caso specifico ci sarebbe stato anche un difetto di comunicazione in quanto nella richiesta d’ordine tra l’ospedale e il magazzino aziendale. Nel frattempo, però, si sta dando fondo alle scorte in magazzino ma è ovvio che per evitare il collasso di un servizio fondamentale e salvavita serviranno nuove e più importanti forniture. Che – assicurano da via Alimena – dovrebbero essere in dirittura d’arrivo.

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