REGGIO CALABRIA La polizia ha arrestato, con l’accusa di truffa aggravata, due soggetti (un uomo originario della provincia di Napoli e una donna della provincia di Bari, rispettivamente di 24 e 23 anni), che poco prima, erano riusciti a farsi consegnare da una donna, grazie ad un collaudato schema di raggiro, una rilevante somma di denaro (oltre 18.000 euro). In particolare, la tecnica utilizzata, ricorrente in questo tipo di reato, è stata quella di contattare telefonicamente la vittima, spacciandosi per avvocato inducendola a credere che un suo parente (in questo la figlia) aveva provocato un grave incidente e quindi era necessario procedere ad un immediato risarcimento per evitare una denuncia ed il conseguente arresto. Il controllo dei due da parte di personale della Squadrta Mobile e delle Volanti è scattato a seguito dell’atteggiamento sospetto dell’uomo, che alla vista della pattuglia si è sdraiato all’interno dell’abitacolo della vettura su cui viaggiava, cercando di nascondersi. Non avendo, quindi, saputo giusticare la loro presenza a Reggio Calabria, l’autovettura e i suoi occupanti venivano sottoposti ad una accurata perquisizione che permetteva di rinvenire l’ingente somma di denaro. Dalle successive verifiche si risaliva alla vittima, che in sede di denuncia ricostruiva la sua disavventura e riconosceva la donna cui aveva consegnato poco prima il denaro. Su disposizione del P.M. di turno della Procura di Reggio Calabria, gli arrestati, il 4 agosto successivo, veniva giudicati con rito direttissimo ed oltre alla convalida dell’arrestato a loro carico viniva applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e l’obbligo di firmapresso l’ufficio di polizia competente.
x
x