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Strage di Bologna, De Angelis “assolve” Fioravanti, Mambro e Ciavardini

Il portavoce della Regione Lazio attacca magistrati e istituzioni: «Sono innocenti e loro lo sanno»

Pubblicato il: 06/08/2023 – 6:50
Strage di Bologna, De Angelis “assolve” Fioravanti, Mambro e Ciavardini

ROMA «So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Non è un’opinione: io lo so con assoluta certezza». Marcello De Angelis, ex terrorista nero, cognato dell’ex Nar Luigi Ciavardini e oggi responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio guidata da Francesco Rocca, scrive su Facebook questo e altro a pochi giorni di distanza dal 2 agosto «un giorno – puntualizza – molto difficile per chiunque conosca la verità e ami la giustizia, che ogni anno vengono conculcate persino dalle massime autorità dello Stato (e mi assumo fieramente la responsabilità di quanto ho scritto e sono pronto ad affrontarne le conseguenze)».
Solo tre giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 43esimo anniversario dell’attentato del 2 agosto 1980 che conta 85 vittime e 200 feriti, ha sottolineato nel messaggio alla città che «la matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi».
«Che non c’entrano Fioravanti, Mambro e Ciavardini», prosegue de Angelis, in realtà «lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e ‘cariche istituzionali’; e se io dico la verità, loro, ahimè, mentono. Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni. Posso dimostrare a chiunque abbia un’intelligenza media e un minimo di onestà intellettuale che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c’entrano nulla con la strage. Dire chi è responsabile non spetta a me, anche se ritengo di avere le idee chiarissime in merito nonché su chi, da più di 40 anni, sia responsabile dei depistaggi. Mi limito a dire che chi, ogni anno e con toni da crociata, grida al sacrilegio se qualcuno chiede approfondimenti sulla questione ha sicuramente qualcosa da nascondere». De Angelis conclude invitando a rilanciare il suo pensiero. «A questo post non basta mettere un “mi piace” – scrive – dovete rilanciarlo e condividerlo… altrimenti hanno vinto loro, gli apostoli della menzogna…».

Bolognesi: «Pallonari incorreggibili»

«Queste sono le certezze dei pallonari che non tengono conto dei risultati dei processi e delle indagini che sono state fatte in tutti questi anni. Credo proprio che sia un incorreggibile che pensa che la sua parola superi tutte le prove». Così Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari della vittima della Strage di Bologna commenta le parole del responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, Marcello De Angelis «Però – aggiunge Bolognesi – non ha parlato di pista palestinese, si vede che sta passando di moda».

Anpi: «Le parole di De Angelis una vergognosa menzogna»

«Le dichiarazioni sulla strage di Bologna di De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale del presidente della Regione Lazio, confermano che bene avevamo fatto nel chiedere la revoca della nomina a chi è incompatibile con i valori della Repubblica democratica e antifascista della Costituzione: dichiarare l’innocenza dei fascisti riconosciuti autori del massacro della stazione di Bologna non è solo disconoscere la verità accertata in modo definitivo dalla magistratura, ma è una vergognosa e proterva menzogna che offende le vittime e la stessa istituzione rappresentata dal suo autore». Lo dice il presidente dell’Anpi e membro della segreteria nazionale Fabrizio De Sanctis chiedendo che De Angelis «si dimetta» o il presidente Rocca «revochi immediatamente la sua nomina».

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