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Vibonese, Buscè: «Affronteremo ogni partita come se fosse una finale di Champions League» – VIDEO

Il nuovo tecnico rossoblù, dopo l’esperienza vincente alla guida della Primavera dell’Empoli, lancia la sfida: «Faremo un campionato importante»

Pubblicato il: 06/08/2023 – 17:40
Vibonese, Buscè: «Affronteremo ogni partita come se fosse una finale di Champions League» – VIDEO

VIBO VALENTIA Il suo percorso nel settore giovanile dell’Empoli parla da solo. Dal 2013, cioè da quando ha appeso le scarpette al chiodo per dedicarsi alla carriera di allenatore, Antonio Buscè ha vinto quasi sempre. Lo ha fatto nel settore giovanile dell’Empoli, società nella quale ha militato per ben otto stagioni tra serie A e serie B. La scalata nel club toscano è stata rapida e ricca di successi: dagli Esordienti ai Giovanissimi Regionali, fino ad arrivare all’Under-15 e poi, nella stagione 2018-2019 all’Under 16 con cui ha vinto il titolo nazionale. Nel 2019 il grande salto alla guida della Primavera e la vittoria del campionato, nel 2021, in finale contro l’Atalanta. Insomma, un curriculum di tutto rispetto per il giovane allenatore di Gragnano, che ha acceso l’interesse di numerosi club di serie C e D pronti ad affidargli la propria squadra. A spuntarla, alla fine, è stata la Vibonese di Pippo Caffo che, una volta raggiunto l’accordo con il tecnico campano, non ha nascosto la sua soddisfazione. «Portiamo a Vibo Valentia – ha dichiarato il patron rossoblù – uno degli allenatori più ricercati sul mercato». Proprio con Buscè, Caffo spera di riportare in breve tempo la Vibonese nel calcio professionistico.

Umiltà e consapevolezza nei propri mezzi

Ma come affronterà Buscè questa prima esperienza da allenatore lontano dai settori giovanili? «È una sfida che voglio affrontare con grande umiltà – afferma –, con grande consapevolezza e che so che sarà comunque difficile. Devo imparare tanto nonostante abbia fatto diversi anni nei professionisti da calciatore e tanti anni da allenatore, in uno dei settori giovanili più importanti d’Italia. Mi porto dietro questa esperienza e a 360 gradi cercherò di dare tutto quello che posso all’ambiente, alla società e ai giocatori in primis, perché poi alla fine la priorità sono i giocatori, sono i miei ragazzi».

Il metodo di lavoro di Buscè

«Ho un mio modo di pensare – sottolinea l’allenatore – una metodologia di lavoro che comunque negli anni mi ha fatto arrivare a raggiungere dei risultati importanti. Credo quindi nella crescita soprattutto dei giocatori, dei ragazzi che secondo me è alla base di tutto. Io cerco sempre di imparare perché quando poi mi vado a rapportare con gli altri, voglio sbagliare il meno possibile. Non ho mai affrontato questi gironi della serie D, non ho la presunzione di dire che sarà come tutti gli altri, ci mancherebbe altro. Io quel che ho detto ai miei ragazzi è che ho bisogno di loro. Gli ho detto: “voi avete bisogno di me come io ho bisogno di voi”. Ho detto la stessa cosa alla società. Bisogna essere un tutt’uno e aiutarsi in tutte le situazioni. Questo non vuol dire essere insicuri, assolutamente. Vuol dire imparare. Quando una persona vuole imparare è perché vuole crescere. Quando una persona vuole crescere e perché nella propria testa ha degli obiettivi, ha delle ambizioni. Ma non devono essere ambizioni singole, ma a livello collettivo, di club».

«Sappiamo dove vogliamo arrivare»

Buscè, che da calciatore è già stato in Calabria nelle file della Reggina, ammette di essersi ambientato subito a Vibo Valentia. Merito soprattutto della dirigenza. Ma come procede il lavoro sul campo? «I ragazzi – rivela – stanno lavorando bene, bravi la società e il direttore a mettermi a disposizione quasi tutta la rosa al completo. E non è facile, non è poco in questo periodo. Leggo, infatti, di tante squadre ancora da costruire. Arrivare all’inizio del ritiro con la rosa al 90-95 per cento quasi fatta, non è poco per un allenatore. Vedo tanto entusiasmo, vedo tanta voglia di fare bene, qui vedo la cultura del lavoro anche nei ragazzi più giovani. Anche gli Over che abbiamo in squadra sono tutti ragazzi positivi, hanno voglia di mettersi in discussione, hanno voglia di dare una mano. Insomma, sappiamo dove vogliamo arrivare, vogliamo fare un campionato importante. Ci siamo detti che dovremo sudare la maglia, perché bisogna avere rispetto per chi ci fa lavorare e ci mette nelle condizioni di fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile. Io sono sicuro che tutti i giocatori che andranno in campo sputeranno l’anima, sputeranno sempre l’ultima goccia di sudore per questa maglia. Questa è la base che stiamo cercando di costruire in questi giorni».

Le squadre da battere e la mentalità della Vibonese

«La squadra da battere è il Trapani – evidenzia Buscè –, ma la squadra da battere è anche il Siracusa, è il Lamezia. Sono tante e noi stiamo lavorando per arrivare ad affrontarle al meglio, partita dopo partita. Già ogni singolo allenamento dovrà essere la competizione, dovrà essere una gara. Bisogna avere questa mentalità e prepararci durante tutte le sedute di allenamento come se fossimo in una competizione. Ogni partita di campionato per noi dovrà essere una finale di Champions League. Io ai ragazzi ho detto: “non ci diamo degli obiettivi, dobbiamo solo affrontare ogni partita di campionato come se fosse una finale”. Questa è la mentalità che dovrà avere la Vibonese».

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