REGGIO CALABRIA Quattro vittime nel giro di poche settimane, tra loro due bambini e un ragazzo di soli vent’anni, oltre che una giovane mamma. Tutte vite spezzate lungo una strada provinciale e le sue diramazioni: la Sp2. Nella Locride cresce sempre di più la paura e l’allarme da parte delle istituzioni locali, un appello che arriva ai piani alti e al Ministero dei Trasporti. «Il ministro Salvini – spiega ai microfoni del Corriere della Calabria il sindaco di Platì Rosario Sergi – è intervenuto in occasione della manifestazione che si è tenuta a Natale di Careri circa 10 giorni fa e aveva evidenziato l’importanza della messa in sicurezza, adesso ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti e che venga predisposta un’attività di investimento sull’arteria senza nessun tipo di scusanti. Non ci sono più i tempi per procrastinare gli interventi sulla strada», aggiunge Sergi, che rimarca: «Non vogliamo piangere ancora vittime su queste strade, questa popolazione merita il diritto alla mobilità».
È proprio Platì, piccolo centro aspromontano, a piangere l’ultima vittima: Salvatore De Marco, studente di vent’anni che in un tragico sabato pomeriggio, lo scorso 5 agosto, ha perso il controllo dell’auto sulla strada provinciale che porta da Platì a Bovalino. Un episodio che ha sconvolto ancora una volta l’intera comunità e arrivato a pochissimi giorni dalla manifestazione che aveva visto in prima linea sindaci del territorio – tra cui quelli di Africo, Bovalino, Samo, Platì, Natile, San Luca, Benestare e Locri – e il sindaco della Città metropolitana Carmelo Versace, per chiedere attenzione e interventi sulle strade provinciali dopo la strage che si era consumata lo scorso 15 giugno in cui hanno perso la vita Caterina Pipicella, 39 anni, che viaggiava in auto con Giusy e Giovanni Marvelli, 13 e 11 anni, originari di Natile di Careri.
«Il sacrificio di queste tre vite giovani – aveva dichiarato ai nostri microfoni il sindaco Giuseppe Pipicella – deve servire a sensibilizzare chi di dovere ad attenzionare la strada».
Un grido che si eleva dal basso, dai cittadini, in tantissimi ad aver partecipato alla manifestazione a Natile, passando per i sindaci, compreso quello della Città Metropolitana, che in una nota nelle scorse ore ha dichiarato: «Il Governo dia risposte sui trasferimenti delle risorse per le manutenzioni stradali sul territorio metropolitano». «Il Ministro Salvini – aggiunge Versace – si attivi immediatamente per il trasferimento delle risorse richieste dalla Città Metropolitana. Le nostre strade necessitano di interventi urgenti, ancora di più oggi alla luce dell’ipotesi ormai concreta di chiusura della Jonio-Tirreno. Sulle vie alternative ed in generale sull’intero reticolato delle strade metropolitane e di competenza Anas è necessario programmare immediatamente interventi di messa in sicurezza e di ripristino dei tratti pericolosi. Non possiamo continuare a piangere morti a causa della mancanza atavica di risorse per le manutenzioni straordinarie delle nostre strade. Abbiamo avanzato formalmente delle richieste in questi mesi, purtroppo ad oggi rimaste completamente inascoltate. Il Ministro Salvini ha appena annunciato un intervento su una strada provinciale in provincia di Bologna. Se può farlo per l’Emilia, ben venga il suo interesse, perché non si occupa anche della Calabria?», si chiede ancora il sindaco della Città metropolitana che rivolgendosi ancora a Salvini aggiungendo: «Non può pensare di assolvere i compiti del Governo con la pantomima del Ponte sullo Stretto. Il nostro territorio necessita di attenzioni differenti».
«La Città metropolitana – ha spiegato il sindaco di Platì Rosario Sergi – ha evidenziato quelle che sono le criticità, ovvero la mancanza di fondi per poter intervenire sulle strade provinciali». Criticità che in riferimento in particolare alla Sp2 sono rappresentate dalla «necessità di barriere di protezione, che in alcuni casi – afferma Sergi – sono proprio inesistenti e in altri casi vanno potenziati e messi in sicurezza. Poi ci sono alcuni tratti che vanno ripristinati perché sono stati oggetto di di frana. Questa è una strada che attraversa la montagna che che si presta molto al transito anche dei veicoli pesanti se fosse messa in sicurezza». tra l’altro e c’è anche una è stata anche realizzata una galleria dentro la quale no non è passato mai nessun veicolo e quindi sono stati fatti anche degli investimenti che devono anche essere essere portati anche alla disponibilità della popolazione a cui dev’essere garantito diritto alla mobilità. Criticità – dice il primo cittadino – «segnalate da noi in tempi non sospetti, su questa arteria esiste anche un’interrogazione parlamentare rappresentata dall’onorevole Furgiuele già nel maggio del 2021. Adesso – conclude Sergi – ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti e che venga predisposta un’attività di investimento sull’arteria senza nessun tipo di scusanti. Non ci sono più i tempi per procrastinare». (redazione@corrierecal.it)
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