DIAMANTE Estate torrida ma di polemiche a Diamante, quella che Matilde Serao definiva la “Perla del Tirreno” e tra le località più frequentate a livello turistico in Calabria. Al centro, ancora una volta, la qualità delle acque marine, premiate per il terzo anno consecutivo con la Bandiera Blu. A scatenare l’indagnazione sul web alcuni video pubblicati su Tik-Tok con tanto di hashtag #mareinquinato. La presenza di schiuma a riva prontamente ripresa dagli avventori del social network una decina di giorni fa e, a seguire, l’ondata di accuse alla amministrazione locale di non investire per ripulire le acque, almeno durante la stagione turistica. Non ci sta il sindaco Ernesto Magorno che ha risposto difendendo la qualità delle acque marine. «Il nostro mare è pulito – dice a La Presse -, risulta dalle analisi fatte da Goletta Verde e da Arpacal. Per il terzo anno consecutivo siamo Bandiera Blu. Il nostro mare lo difendiamo da leoni». Magorno ricorda che ad attrarre i turisti non è solo il mare ma anche i servizi offerti e le altre bellezze della cittadina. «I turisti che ogni anno scelgono di recarsi nella città argomenta il primo cittadino – sono attratti dalle eccellenze enogastronomiche, dai murales che caratterizzano il centro storico del borgo, dai monumenti storici, come il Convento dei Minimi, e la Chiesa Madre. Senza dimenticare i panorami mozzafiato». Intanto sul web si rincorrono i commenti. Da una parte ci sono coloro che hanno segnalato la presenza di schiuma e l’acqua sporca del mare. Dall’altra cittadini e turisti che ricordano le bellezze del borgo marino. In mezzo il sindaco che difende il suo operato. Dal primo cittadino arriva anche un appello perché «la Calabria merita di più, serve una capacità istituzionale e politica di difenderla meglio da un punto di vista mediatico». (LaPresse)
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