REGGIO CALABRIA I capigruppo della minoranza in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) si schierano con i sindaci e chiedono spiegazioni al governatore Occhiuto, dopo la decisione della giunta di commissariare 30 Comuni calabresi per inerzia e inadempienza per non avere esercitato la necessaria vigilanza sul territorio e prevenire l’abusivismo edilizio. «L’abusivismo edilizio è sicuramente una piaga per la Regione Calabria e il controllo e la cura del territorio devono essere una priorità per il governo regionali e per le amministrazioni comunali– spiegano i consiglieri regionali di opposizione – e la giunta fa bene ad occuparsi della questione e a valutare le necessarie misure da adottare. Certo però che, come avvenuto in ordine alla depurazione, non è accettabile che la responsabilità di tutto quello che non funziona in Calabria venga scaricata sui primi cittadini. E bene hanno fatto i sindaci commissariati dalla giunta ad esternare la propria protesta evidenziando come i rilievi effettuati siano arrivati senza neanche esaminare in maniera approfondita le singole situazioni. Rimaniamo convinti – affermano ancora i capigruppo di minoranza – che il sistema di governo adottato da questo centrodestra che vede un uomo solo al comando e l’idea di accentrare ogni gestione come comun denominatore di ogni intervento, sia completamente sbagliato. Per arrivare a risultati tangibili e costruire una concreta ipotesi di sviluppo per la Regione sarebbe necessario l’esatto contrario e cioè rafforzare le sinergie fra i vari livelli di governo offrendo ai primi cittadini il necessario sostegno per svolgere la loro delicata funzione. I sindaci calabresi lavorano spesso allo stremo delle forze e senza i mezzi necessari dovendo affrontare ogni tipo di emergenza: dalla depurazione alla sanità, passando per la gestione dei rifiuti e il controllo del territorio. Non è con lo scontro che si può arrivare a proficue soluzioni nell’interesse dei calabresi. Chiediamo dunque al governatore di fare un passo indietro e, invece, di procedere all’ennesimo e inutile commissariamento di valutare l’istituzione di un tavolo di concertazione permanente con i primi cittadini e gli attori coinvolti per arrivare alle soluzioni più utili per avere un efficace controllo del territorio in grado di sradicare il fenomeno dell’abusivismo».
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