COSENZA «Non è più rinviabile per i Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero la redazione del Piano Urbano del Traffico (Put) e del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums). Strumenti di programmazione indispensabili per offrire ai cittadini servizi moderni, attraverso efficienti collegamenti tra i punti di interesse strategico nell’area urbana. Purtroppo, ad oggi dobbiamo registrare dei ritardi dovuti alla mancata chiarezza da parte della Regione Calabria sul destino della metropolitana leggera di superficie. Il presidente Roberto Occhiuto, anche su questa opera strategica, già finanziata ed appaltata, non può continuare a rimanere silente. Un’opera che, per come è facile immaginare, è dirimente per definire Put e Pums e la cui realizzazione sarebbe fondamentale per la modernizzazione del sistema di trasporto e della riorganizzazione urbana di una vasta area territoriale. In particolare, sono tuttora ignote le ragioni della sospensione dell’attività del tavolo tecnico regionale tra Regione ed Enti locali interessati, finalizzato a monitorare le fasi di realizzazione dell’opera». Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso a sei mesi dalla presentazione dell’Ambito Territoriale del Tpl (Trasporto pubblico locale) ai sensi dell’art.15 della legge regionale n.35/2015, che rappresenta un atto importante e propedeutico alla redazione di Put e Pums. «È divenuta urgente, quindi – incalza il sindaco Franz Caruso – la convocazione del suddetto tavolo tecnico, istituto con delibera di Giunta regionale ed attivato prima dell’insediamento del presidente Occhiuto. C’è da chiedersi, prima di tutto, come mai i lavori non siano stati mai avviati. Sarebbe molto grave se ci si dovesse trovare difronte alla decisione unilaterale della Regione di voler bloccare la realizzazione dell’opera. La realizzazione della metropolitana leggera è la declinazione autentica della realizzazione fisica della città unica. La mancata costruzione comprometterebbe il futuro dello sviluppo dell’intero sistema territoriale situato lungo l’asse che si estende da Germaneto-Catanzaro (dove è in fase di completamento la realizzazione della metropolitana) ad Arcavacata. In sostanza, i sindaci dei comuni dell’area urbana sono impediti nel definire importanti strumenti per il governo unitario del territorio. Né si può oggi programmare come se si fosse tornati indietro di qualche decennio, al tempo in cui la metro non era stata ancora prevista. Rinunciare alla realizzazione di questa infrastruttura, oltretutto, sarebbe un danno erariale di rilevante portata, dal momento che è stata già effettuata la spesa di una parte dell’investimento previsto, ma anche per il rischio di dover restituire oltre 100 milioni di euro all’Europa. E tutto ciò mentre a livello planetario la politica di efficientamento, velocizzazione e ottimizzazione della mobilità a livello urbano ed extraurbano è quella di puntare sul trasporto su ferro e ridimensionare quello su gomma. È questa una scelta non solo economicamente conveniente ma soprattutto ecosostenibile, green e, pertanto, disinquinante e di forte valore ambientale. La definizione degli strumenti di pianificazione Put e Pums non può, dunque, prescindere da una visione moderna di area urbana, da una valutazione sullo stato attuale del sistema di mobilità e dalla previsione ex-ante del potenziale impatto delle azioni e degli interventi infrastrutturali da programmare e realizzare nell’ immediato futuro». «Detto ciò – conclude Franz Caruso – mi auguro e spero che non ci siano giustificati motivi ostativi alla ripresa del tavolo tecnico e che il presidente Roberto Occhiuto possa, in accoglimento di questa mia formale richiesta, addivenire ad una rapida e tempestiva convocazione».
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