COSENZA Tifosi in fila dalle 16, i cancelli si aprono, i tornelli tornano in funzione, via la polvere dalle pettorine: si torna in campo. Sono le 17.21 quando i calciatori del Cosenza guadagnano il terreno di gioco, inizia il riscaldamento prima del primo impegno ufficiale della stagione. La gara di Coppa Italia Cosenza-Sassuolo si gioca al San Vito Gigi Marulla, vista l’indisponibilità del Mapei Stadium. L’occasione è ghiotta per vedere da vicino il “nuovo” Cosenza, quello dei ritorni di Marras e Micai ma soprattutto quello del come back del beniamino di casa, Gennaro Tutino (subito titolare). Lo scugnizzo vestito da lupo torna in riva al Crati ed a lui i supporter affidano le speranze di un campionato tranquillo.
Mister Caserta, per l’esordio ufficiale davanti al pubblico di casa affianca a Tutino il neo acquisto Mazzocchi, insieme a loro D’Urso. A centrocampo, senza Florenzi, il tecnico sceglie Voca, Zuccon e Calò. Dietro, difesa affidata a Meroni, Venturi, Martino e capitan D’Orazio. In porta, il numero uno è Micai. Il Sassuolo senza il cosentino Berardi (neanche in panchina) non rinuncia all’atteggiamento offensivo e davanti a supporto di Pinamonti, Dionisi manda in campo Defrel, Laurentie e Bajrami. È il 13 agosto ma lo stadio è una bolgia, i tifosi cantano e in campo i giocatori partono forte. Al 4′ grande lancio di Venturi che pesca Tutino. Viti è distratto e mette giù in area il 9 rossoblù. L’arbitro concede il rigore e decide l’espulsione di Viti. Dopo un rapido consulto al Var, il fischietto di Cagliari conferma il penalty ma revoca il rosso al difensore del Sassuolo, che viene ammonito. È il 9′ del primo tempo quando Tutino dal dischetto fa esplodere il Marulla spiazzando Consigli. I rossoblù controllano il gioco, D’Urso è spesso sollecito dai compagni che affidano a lui l’avvio dell’azione. Zuccon morde le caviglie di Pinamonti e soci mentre Voca, schierato in una inedita posizione avanzata (a disturbare Maxime Lopez in fase di costruzione) recupera palloni preziosi e consente ai compagni di rifiatare. Gli ospiti si vedono a sprazzi, solo Laurentie prova ad accendersi ma le sgroppate sulla sinistra dell’esterno d’attacco non sortiscono effetti almeno fino all’ultimo minuto di recupero della prima frazione di gioco. Sempre sulla sinistra Bajrami prende palla e punta Martino, due finte e il trequartista ex Empoli si ritrova davanti a Micai e non sbaglia. Il primo tempo si chiude sull’1-1.
Nella ripresa il Sassuolo entra in campo con un piglio diverso, Lopez, Henrique e Bajrami tentano di mettere in difficoltà la difesa rossoblù che resiste e riparte. Al 56esimo è Calò ad andare vicinissimo al gol, ma a tu per tu con Consigli spara fuori. Gli ospiti rispondono con Pinamonti che scappa via a Venturi ed in area di rigore mette a sedere anche Meroni prima di tirare a botta sicura ma trova un super Micai. I minuti passano e gli ospiti guadagnano campo, fino a trovare l’episodio che cambia la gara. Tiro da fuori di Laurentie, il pallone finisce sul braccio di Meroni. È ancora una volta il Var ad aiutare l’arbitro, che concede il penalty. Sul dischetto si presenta Pinamonti che non sbaglia: 2-1 per gli ospiti che ribaltano il risultato. Il Cosenza però è lontano parente della squadra che dinanzi alla prima difficoltà cedeva alla pressione e crollava lasciando agli avversari campo e partita. L’orgoglio dei silani spinge i padroni di casa in avanti. È il 90esimo quando Calò prende in mano il pallone e batte un calcio piazzato perfetto trovando la testa di Mazzocchi. Consigli può solo restare a guardare, l’attaccante rossoblù arrivato nel mercato estivo corre sotto la curva a raccogliere gli applausi. 2-2 e risultato in parità. Non c’è più tempo, si va ai supplementari.
Altri trenta minuti di gioco. Le squadre hanno il tempo di bere dell’acqua, rinfrescarsi e tirare il fiato. La stanchezza è tanta, ma anche l’adrenalina ed è quella che tiene accesa la speranza rossoblù. Al decimo del primo tempo supplementare, Calò prende la palla con la mano: il 14 rossoblù, già ammonito, viene espulso. Il Cosenza accusa il colpo ed al primo affondo il Sassuolo passa. Micai prima compie un miracolo sul tentativo di un giocatore neroverde, la palla finisce sul destro di Ceide che batte a colpo sicuro e trafigge il portiere rossoblù per il 3-2 Sassuolo. I padroni di casa crollano, subendo due reti in pochi minuti. Prima l’autogol di Martino e poi la rete di Mulattieri, che quasi allo scadere del secondo tempo supplementare segna il gol del definitivo 5-2.
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