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Fibrillazioni nel Pd di Catanzaro. Alecci: «Qualcuno utilizza il partito come un tram sul quale salire quando conviene»

Il consigliere regionale difende l’ex segretario Celia. La replica di Cristallo: «No a condizionamenti esterni»

Pubblicato il: 17/08/2023 – 12:39
Fibrillazioni nel Pd di Catanzaro. Alecci: «Qualcuno utilizza il partito come un tram sul quale salire quando conviene»

CATANZARO «Ho voluto attendere prima di intervenire sulle dinamiche che stanno attraversando il Partito Democratico nella città di Catanzaro. In queste ultime settimane, ma in realtà ormai da oltre un anno, e cioè da prima delle elezioni amministrative nella città, assistiamo quasi quotidianamente a comunicati stampa da parte di una pletora di persone incredibilmente eterogenee tra loro, ex amministratori, simpatizzanti, iscritti al Pd, ex iscritti al Pd, molte delle quali intervengono sulla stampa unicamente per criticare la gestione del partito». A dirlo in una nota è il consigliere regionale Ernesto Alecci che analizza l’attuale situazione del Pd nella città di Catanzaro.
«Sono consapevole – afferma Alecci – che far parte di una grande comunità democratica implica anche un continuo dibattito interno, ma ciò però dovrebbe essere propedeutico ad elaborare proposte ed idee per la guida del partito e, perché no, della città.
Ho creduto, visto lo spessore professionale e politico di chi è intervenuto nel dibattito, che si sarebbe arrivati prima o poi ad affrontare temi ed argomenti rilevanti, capaci di incidere positivamente sulla gestione della città e della Regione. Ma purtroppo nulla. Solo e sempre i soliti attacchi personali diventati ormai stucchevoli e fini a loro stessi. Ogni volta che mi imbatto in questi articoli mi torna alla mente una bellissima canzone di uno dei miei cantautori preferiti, Fabrizio De Andrè, che dice testualmente “si sa che la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”, se a questo poi aggiungiamo il solito sentimento di invidia che abita nell’animo di molti calabresi non ci si può aspettare nulla di buono».

La difesa a Fabio Celia

«Da un po’ di tempo – continua Alecci – ad essere messo nel mirino di questi illustri personaggi è il segretario cittadino, Fabio Celia. Unica colpa di Fabio: il ruolo che ricopre. Sinceramente avrei immaginato un atteggiamento differente per chi, come Fabio, nei momenti più difficili e bui del Pd a livello nazionale e cittadino ha deciso di metterci la faccia, di partecipare alla scelta del candidato a sindaco della città, di costruire con grandi sacrifici una lista competitiva che ha visto eleggere due consiglieri comunali e conquistare una storica vittoria cittadina. In quei giorni nessuno voleva candidarsi con il Pd, tanti prevedevano una sonora sconfitta, forse l’auspicavano, ma Fabio, assieme a tutti gli altri candidati ha deciso di scendere in campo con coraggio e determinazione. Come poi siano andate le cose lo sappiamo tutti. Oggi che il Pd fa parte della coalizione alla guida della città e vive una nuova stagione con la recente elezione della nuova segretaria nazionale, ecco tornare a riaffacciarsi proprio quelli che qualche minuto prima restavano nascosti o peggio ancora sostenevano altri candidati a sindaco. Qualcuno magari ancora crede che il Partito Democratico possa essere utilizzato come un tram sul quale salire nel momento opportuno per poi scendere quando non conviene più. E più di uno così ha sempre fatto ottenendo postazioni e ruoli quando c’era da ottenere qualcosa, ma scomparendo come per magia quando c’era da lavorare e ricostruire un partito, o in campagna elettorale.
La nostra comunità – dice ancora Alecci – è sempre stata inclusiva e in un grande partito ci sarà sempre spazio per tutti, anche e soprattutto per chi la pensa diversamente, ma secondo gli stessi ideali e valori. Ma questo spazio va conquistato giorno dopo giorno lavorando e partecipando alla vita di partito.
Il Pd ha da sempre dimostrato di essere un partito aperto e “scalabile”, tra gli esempi più eclatanti quello di Renzi e ultimo quello della nuova segretaria Elly Schlein che con la forza delle sue idee e del suo entusiasmo è riuscita a sovvertire i pronostici e vincere le primarie. Ecco magari lo stesso potrà accadere nella Città di Catanzaro, ammesso che codesti signori abbiano però idee da proporre tali da creare entusiasmo e un seguito, cosa di cui fino ad ora non mi sono accorto.
A Fabio non si può fare altro che dire di non curarsi di loro ed andare avanti come capogruppo in seno al consiglio comunale, dove insieme al vicesindaco Giusy Iemma e alla consigliera Igea Caviano, sta lavorando senza sosta, producendo importanti risultati per la città. E naturalmente – conclude Alecci – di continuare a guidare il partito cittadino verso una nuova fase congressuale che dovrà svolgersi al più presto, appena dopo l’estate, per costruire un Pd sempre più forte e unito, che possa tornare al centro del dibattito politico cittadino per le sue idee e le sue proposte e non più per le solite, noiose polemiche personali. 

La replica di Cristallo

«Le dichiarazioni inattese e sorprendenti del consigliere regionale Ernesto Alecci invece di contribuire a disegnare una traiettoria di ricostruzione, perché di questo si tratta, del Pd nella città di Catanzaro introducono elementi gravi di distorsione della realtà e servono soltanto a difendere perimetri correntizi e di filiera che hanno prodotto danni incalcolabili e minato la credibilità del Pd nel  capoluogo di regione». Così Jasmine Cristallo, della direzione nazionale del Pd. «Non è senza significato – prosegue Cristallo – che la difesa di Celia arrivi da un livello istituzionale che vuole “condizionare” il livello politico: la ragione è puramente elettoralistica ma essa contraddice tutti, dico tutti, gli argomenti utilizzati dallo stesso Alecci. Non può esistere, Statuto alla mano, che Celia guidi il partito al Congresso. Nel suo ruolo di segretario cittadino, Fabio Celia ha condannato il partito all’immobilismo più totale e dunque i presunti meriti della sua gestione semplicemente non esistono, come dimostrato e messo in chiaro dai numerosissimi interventi delle iscritte e degli iscritti durante l’assemblea dello scorso 3 luglio. La sua mala gestione è proseguita durante tutta la fase del negativo rimpasto nel quale si sono consumati disegni predatori, alcuni dei quali falliti clamorosamente. Sappiamo bene – sostiene Cristallo – come e per chi fu costruita la lista “debole” alle ultime Amministrative, sappiamo benissimo perché furono sciolti i Circoli ed adottato un regolamento congressuale, manifestamente strumentale, per “favorire” il candidato. Abbiamo ascoltato tutti ciò che Celia ha confessato in assemblea il 3 luglio scorso rispetto ad inammissibili accordi preelettorali. Spiace constatare che per il consigliere regionale Ernesto Alecci il congresso nazionale non si sia ancora chiuso perché le sue dichiarazioni non sono soltanto la inutile ed “obbligata” difesa della filiera correntizia ma ledono gravemente immagine e credibilità del partito tutto. Offuscano, indebolendole, le concilianti dichiarazioni del Segretario provinciale che miravano ad una più che auspicabile ripartenza del partito cittadino e ad costruzione unitaria che riconsegnasse dignità al secondo Partito in Italia, unico erede dei partiti di massa».

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