CROTONE «Quando siamo venuti a conoscenza del percorso amministrativo seguito dall’amministrazione Provinciale di Crotone relativamente ai tre bandi pubblicati il 28 luglio abbiamo espresso particolare stupore. Leggendo la replica del presidente della Provincia, oltre allo stupore si è aggiunta una certa “incredulità” in quanto nella stessa nota si esprime la consapevolezza di alcuni errori, il rendersi conto dell’inopportunità dei troppi silenzi che vi sono intorno a tale argomento (il numero di partecipanti ad alcune selezioni la dice tutta), si aggiunge un certo fastidio per le esternazioni che giornalisti, organizzazioni sindacali ed enti vari si sono permessi di esprimere». È quanto affermano in una nota il coordinatore Funzioni Locali FP Cgil Area Vasta Nicola Belcastro, il segretario FP Cgil Area Vasta con delega Salvatore Scicchitano e il segretario Generale Francesco Grillo. «Cogliamo con favore – continua la nota – la riapertura dei termini del bando (sarebbe grave e preoccupante se non si procede in tal senso), oltre a chiarire meglio i requisiti per i partecipanti, ma non possiamo non cogliere, nel lunghissimo comunicato, che non si dà alcuna risposta agli interrogativi posti, se non con uno sterile tentativo di buttare fumo (facendo oscuri riferimenti ad “alcuni” “rimettersi in gioco” che non sono opportuni da parte di chi svolge attività istituzionale), nel tentativo di difendersi l’operato dell’ente. Fermo restando che qualunque tipo di finanziamento ottenuto, da ogni ente, viene guardato con grande attenzione da parte della scrivente organizzazione sindacale, sentiamo l’esigenza di rilevare che con i fondi del Pnrr la possibilità di intercettare provvidenze finanziarie, spenderle facendo ricadere i benefici nel territorio e diventato strumento agevole, che investe tutte le istituzioni. Il dato preoccupante, per quanto ci riguarda, e che i finanziamenti che vengono erogati a favore di un ente non possono essere appannaggio dell’amministratore di turno, ma debbono servire per migliorare le condizioni generali dell’ente stesso e del territorio. D’altra parte ogni attività che riguarda il personale, per come stabilito dalle norme e dal Ccnl delle funzioni locali, deve essere oggetto di informazione e/o confronto con le OOSS. Nello specifico l’art. 4 e l’art. 5 del citato Ccnldisciplinano la materia, non escludendo da tale disciplina le procedure selettive finanziate del Pnrr. Il Presidente della Provincia, tali argomenti, evita di affrontarli preoccupandosi più di fare allusioni che rischiamo di essere riassunte in “come vi permettete a disturbare il manovratore?”. Delle dichiarazioni del presidente apprezziamo il tentativo di non diffondere odio e che necessita, invece, operare in sinergia e remare tutti nella stessa direzione. Il problema è che non si attua quanto si dichiara. Noi riteniamo che il confronto sia l’elemento vincente, specie nel nostro territorio in grado di dare un segno positivo di partecipazione ed anche garanzia di trasparenza e legalità. Cogliamo l’occasione per evidenziare al presidente dell’ente intermedio che l’art. 6 del Ccnl citato prevede l’istituzione di un organismo paritetico per l’innovazione che deve realizzare una modalità relazionale finalizzata al coinvolgimento partecipativo delle organizzazioni sindacali. Restiamo in attesa del richiesto incontro per avviare un confronto, anche utile per l’ente, per verificare le condizioni e superare i limiti sopra indicati delle citate selezioni. Restiamo ancora in attesa di riscontro».
x
x