CATANZARO La scomparsa di Carlo Mazzone ha scatenato le reazioni del mondo sportivo e non solo. Dalla premier Giorgia Meloni, a Roberto Baggio e Francesco Totti, due suoi calciatori nella Roma e nel Brescia. In tanti hanno ricordato anche i due anni trascorsi in Calabria, a Catanzaro, dall’allenatore romani, precisamente dal 1978 al 1980. La società giallorossa in una nota ha espresso «profondo cordoglio per la morte di Carlo Mazzone, tecnico che guidò le Aquile dal 1978 al 1980. Mazzone – ha commentato il presidente del Catanzaro Floriano Noto – non ha mai dimenticato l’esperienza sulla panchina giallorossa e avuto sempre parole di apprezzamento per la nostra squadra, la città e per la tifoseria che non lo ha mai dimenticato. È stato il simbolo di un calcio pulito e basato sui veri valori dello sport. Con la sua morte – conclude Noto – perdiamo un pezzo della storia del calcio italiano. Alla sua famiglia vanno le condoglianze di tutta la nostra società».
Anche l’attuale tecnico del Cagliari Claudio Ranieri ha ricordato l’esperienza catanzarese in serie A con Mazzone alla guida della squadra. «La notizia della scomparsa di mister Mazzone – ha evidenziato l’allenatore – mi rende profondamente triste, se ne è andato un maestro di calcio, un grande uomo. Ci legano tanti bei ricordi: fu mio allenatore a Catanzaro, mi scelse come capitano. Puntiglioso nella preparazione della gara, non lasciava mai nulla al caso. E nella gestione dei rapporti con la squadra era sempre schietto, diretto, sincero: ti parlava con il cuore. In questo difficile momento il mio pensiero va alla famiglia e a tutti i suoi cari”.
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