A 150 anni dalla nascita di Enrico Caruso, Armonie d’Arte Festival omaggia il tenore napoletano con due serate interamente dedicate alle sue opere. II 22 agosto alle ore 22:00 all’Auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia e il 23 alla Grangia di Sant’Anna di Montauro (CZ), grazie ad una coproduzione originale tra Armonie d’Arte Festival e Orchestra Sinfonica della Calabria.
Nel segno del mito mai tramontato di Enrico Caruso, uno spettacolo che è un omaggio al suo genio dalla doppia anima: la canzone napoletana e l’opera lirica. Ed infatti il titolo del concerto “Napoli & Caruso“, esprime proprio l’idea di questi due mondi straordinari, quello partenopeo e quello del melodramma, due simboli di eccezionale italianità nel mondo intero. E sarà la raffinata e particolarissima voce di una grande artista come Lina Sastri a portare il cuore di Napoli in scena, affiancata dalla potente ed elegante voce di uno dei tenori più importanti della scena internazionale come Fabio Armiliato.
Brani tra i più amati e famosi di entrambi i repertori come Reginella, Era de maggio, O surdato ‘nammurato, Torna a Surriento, Core ‘ngrato, ‘O sole mio, e sul fronte lirico, tra gli altri, Lucean le stelle dalla Tosca di Puccini, Vesti la Giubba da Pagliacci di Leoncavallo, e brani sinfonici che ricordano i luoghi della strepitosa carriera di Caruso e quindi Un Americano a Parigi di Gershwin, Libertango di Piazzolla, il Can Can dall’Orfeo ed Euridice di Offenbach, e, ovviamente non mancherà Caruso di Lucio Dalla. Un progetto curato dal direttore artistico di Armonie d’Arte Festival Chiara Giordano che ha trovato accoglienza e potenziamento nell’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta da Francesco Ledda, giovane compagine orchestrale che gode della direzione artistica del grande violinista Salvatore Accardo, e già dell’importante riconoscimento del Ministero della Cultura come ICO – Istituzione Concertistica Orchestrale con sede a Vibo Valentia.
«Armonie d’Arte è sempre orientato a nuove produzioni, alleanze e colleganze – dichiara Chiara Giordano – e un omaggio a Caruso nel centocinquantenario della nascita, con una delle due ICO calabresi, è apparsa come magnifica opportunità e segue l’identità del Festival: dunque non una carrellata di brani più o meno pertinenti, ma una precisa e particolare intenzione di un viaggio ideale nelle anime diverse del mondo di Enrico Caruso, grazie alla partecipazione con grandi artisti di vocazione appunto diversa, che certamente regaleranno tutta l’emozione di un personaggio indimenticabile e di repertori conosciuti e cari a tutte le latitudini».
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