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Incendi, Curcio: «In Calabria il modello droni sta dando frutti importanti, potremmo esportarlo in tutt’Italia» – VIDEO

Il capo della Protezione civile oggi alla Cittadella incontra i vertici della regione e fa un punto sul contrasto ai roghi

Pubblicato il: 21/08/2023 – 11:10
Incendi, Curcio: «In Calabria il modello droni sta dando frutti importanti, potremmo esportarlo in tutt’Italia» – VIDEO

CATANZARO «Sono in Calabria in un momento di programmazione, pianificazione, verifica insieme alla Protezione civile regionale su come sta andando in particolare la stagione sugli incendi boschivi, faremo un punto e ci confronteremo per trovare ancora margini di miglioramento non solo per la Regione Calabria ma anche per il livello nazionale». Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio in visita alla Regione Calabria.
Curcio ha incontrato alla Cittadella tra gli altri l’assessore regionale alla Forestazione Gianluca Gallo, il capo della Protezione civile regionale Domenico Costarella e il direttore generale di Calabria Verde Giuseppe Oliva. Al centro dell’attenzione il modello dei droni usato dalla Regione e la possibilità di esportarlo su scala nazionale: «Questo – ha aggiunto Curcio – è uno dei punti di interesse, stiamo seguendo con grande interesse questa sperimentazione che mi sembra al momento sta dando dei frutti importanti, vogliamo ragionare insieme per vedere come in caso esportare questo modello. In assoluto e in generale la tecnologia nei temi di protezione civile è uno dei punti importanti sui quali continuare a lavorare conoscendone i limiti perché nessuna soluzione è l’unica da attuare, però certamente è un punto di interesse che stiamo approfondendo».

Incendi, Curcio: «In Calabria il modello droni sta dando frutti importanti, potremmo esportarlo in tutt'Italia»

Per Curcio infine «il coordinamento con le Regioni ormai è realtà in tema di protezione civile, è una materia concorrente e quindi ci coordiniamo con le Regioni da sempre. C’è da tenere conto che i rischi naturali evolvono, come stiamo vedendo anche ultimamente e quindi c’è da capire come muoverci insieme. Gli incendi boschivi sono fenomeni civici, sono stati anni particolarmente complicati altri meno, quello che accade a livello internazionale ci dovrebbe far riflettere – Francia, Spagna, Hawaii, Canada – quindi non possiamo mai cantare mai vittoria, dunque il coordinamento è il punto nodale di protezione civile».

Curcio nella “control room” della Cittadella con Gallo

Il punto stampa nella “control room”

Al termine della visita, cadenzata dal passaggio alla “control room” al decimo piano della Cittadella e in una verifica sul campo a San Floro – Curcio ha tenuto un punto stampa, facendo il bilancio dell’incontro alla Regione ribadendo con più compiutezza i concetti espressi al suo arrivo: «Abbiamo messo a fuoco il tema della lotta agli incendi e alcune esperienze più consolidate come i gemellaggi e i campi scuola e altre innovative come quella dei droni. Il tema della tecnologia in materia di protezione civile – ha rimarcato ancora Curcio – viene spesso utilizzato e qualcosa anche abusato, nel senso che la tecnologia è parte della nostra società e della nostra cultura e siamo tutti pronti a venire incontri a nuovi strumenti e a nuove risorse, in protezione civile la tecnologia significa anche procedure. Io sono molto interessato a quello che si sta facendo in Calabria perché non solo vedo la tecnologia ma vedo la messa a sistema, la procedura, vedo l’interconnessione dei dati, quindi non è solamente e banalmente il drone o il mezzo tecnologico, ma è capire come il mezzo tecnologico si inserisce in procedure che nel caso dell’antincendio boschive sono procedure consolidate. Questo fa la differenza;: non solo quanto lo strumento è performante ma quanto lo è in una procedura. Questa è un’esperienza importante perché mette insieme una tecnologia che comunque è consolidata, qual è quella dei droni, ma la mette insieme nell’ambito delle sale operative, del coordinamento generale, del coordinamento con le forze dell’ordine, dell’attrezzatura che serve poi per intervenire. L’importanza è: tecnologia e procedura. Il drone è un deterrente, un’arma di tipo preventivo, però se questo viene inserito nella pianificazione: dove si manda, per fare cosa, con quale procedura, sapendo che non deve interferire con altre attività in corsa. Il drone assolutamente può essere uno s fumento come lo è oggi qui in Regione Calabria, per noi si tratterà poi di tirar fuori delle procedure che proporremo anche a livello nazionale».

«Ancora pochi i piromani che si prendono»

Per Curcio «le sanzioni sono un pezzo importante di tutti i sistemi, c’è una parte di prevenzione e una parte di repressione. Certamente la repressione ha più senso laddove c’è il dolo, laddove c’è la colpa è una forma anche culturale. Noi dobbiamo soprattutto combattere quegli incendi che nascono dalla nostra disattenzione. Poi – ha specificato – la parte criminale ha un altro tipo di regolamentazione con il quale si interviene anche con altri strumenti. Come criminalità certamente la parte di repressione è importante, su questi incendi siamo comunque ancora a valori molto bassi, le persone che si prendono sono poche, i percorsi a conclusione sono spesso non semplici, per questo – ha rilevato il capo della Protezione civile – bisogna lavorare sulla repressione e bisogna lavorare anche sulla cultura e sulla formazione».

Curcio a San Floro segue le evoluzioni di un drone della task force antincendi della Regione

«Investire di più nella manutenzione del territorio»

«Il tema della manutenzione non riguarda solo il tema degli incendi ma riguarda tutto il ciclo di protezione civile», ha poi osservato Curcio. «Adesso dopo gli incendi – ha aggiunto Curcio – parleremo delle piogge intense, delle piogge autunnali e di fine estate che come l’altro anno hanno creato problemi non solo in Calabria ma in tutto il Paese, 5 anni fa qui c’è stato l’evento del Raganello. Purtroppo le piogge intense colpiscono il nostro Paese in maniera sempre più importante e il tema della manutenzione riguarda tutto il ciclo di protezione civile: certamente è uno dei settori su cui bisognerebbe investire di più ma non solo in Calabria, è un tema nazionale». (c. a.)

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