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La dichiarazione

Amantea, appello del sindaco e del Consiglio comunale: «Stop alle aggressioni via social»

Nota congiunta del primo cittadino Pellegrino e dell’intesa Assise civica: «Le piazze virtuali non sono zone franche»

Pubblicato il: 22/08/2023 – 18:11
Amantea, appello del sindaco e del Consiglio comunale: «Stop alle aggressioni via social»

AMANTEA «Da diverso tempo il clima in città, alimentato anche da un quotidiano utilizzo improprio dei social, ha raggiunto livelli di tensione inaccettabili, tanto da agevolare la oggettiva e reiterata distorsione della realtà dei fatti e delle circostanze». È quanto si legge in una nota congiunta del sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino e dell’intero Consiglio comunale della cittadina del Tirreno cosentino che aggiunge: «In alcuni casi l’uso delle reti sociali in questione finisce per agevolare sentimenti di forte scontro tra le persone e, ancor di più, verso le istituzioni, con particolare accanimento verso quelle locali. Ma non basta».
«Negli ultimi tempi alle aggressioni verbali, che spesso mortificano l’altrui dignità – è detto – si sono aggiunti deprecabili episodi che hanno superato per toni e comportamenti ogni misura tollerabile. Una cosa è la sacrosanta libera espressione del pensiero e di critica, che si auspica sempre costruttiva e non strumentale, altra è la deriva a tratti violenta e funzionale all’odio sociale che, in alcuni momenti, dai social non manca di trasferirsi nelle vie della città».
«Rispetto a questi fenomeni, il sindaco e l’intero Consiglio Comunale – si legge ancora – nello stigmatizzare i comportamenti in questione che producono divisioni e accesi contrasti, fanno appello a tutti affinché il tenore delle conversazioni sia sempre ispirato alla civile convivenza, al rispetto reciproco e verso le istituzioni, e, soprattutto, mantenuto all’interno del perimetro della legalità, fermo restando il diritto/dovere di ogni cittadino o rappresentante delle istituzioni di tutelare la propria onorabilità e quella dell’organizzazione in cui svolge la propria funzione presso le sedi giudiziarie competenti, e posto che le piazze virtuali non sono zone franche in cui il rispetto della legge e le responsabilità personali si possano ritenere sospese».

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