ALTOMONTE «Tutto è bene ciò che finisce bene… abbiamo scelto e fortemente voluto come amministrazione comunale di Altomonte e come direzione artistica del Festival Euromediterraneo lo spettacolo “Princesa” con Vladimir Luxuria, perché rappresentativo del tema di questa edizione “La cultura è libertà di esprimersi, di essere, di sognare”». È quanto si legge nella nota dell’amministrazione comunale di Altomonte sulla vicenda dell’evento che prevedeva la presenza di Luxuria poi annullato.
«Il superamento di ogni tipo di fraintendimento – sottolineano – ha sconfitto i leoni da tastiera che hanno cercato di strumentalizzare quanto avvenuto e darne una lettura completamente distorta, per rappresentare nel peggiore dei modi una realtà come Altomonte che è da sempre in prima linea per l’inclusione, la partecipazione, l’accoglienza verso tutti senza distinzione di credo, di appartenenza politica, di condizione sociale».
«L’amministrazione comunale, la direzione artistica del Festival Euromediterraneo insieme a Vladimir Luxuria, che ha accettato l’invito a essere presente al Festival – si sottolinea nella nota – non hanno prestato il fianco a coloro che colgono ogni occasione per denigrare la Calabria e i calabresi, alimentando lo scontro sociale e politico per farci arretrare indietro nel tempo, ma ottenendo il risultato opposto frutto di tenacia e perseveranza nel perseguire ciò in cui si crede».
«In relazione al calendario degli impegni di Vladimir Luxuria insieme con il suo agente sarà stabilita una nuova data dello spettacolo da tenersi ad Altomonte – conclude la nota – ovviamente. Invitiamo comunque Vladimir Luxuria, sin da ora, ad essere nostra ospite per alcuni giorni, non solo per mettere in scena lo spettacolo “Princesa” ma anche e soprattutto, per farle visitare e conoscere il nostro borgo ed i suoi tesori artistici ed architettonici (dalla Scuola di Giotto a Simone Martini, solo per citarne alcuni) e le nostre manifestazioni culturali che vantano tradizione trentennale nonché farle apprezzare la innata accoglienza dell’intera comunità altomontese».
x
x