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«Asp di Cosenza: si è rotta un’altra ambulanza con il paziente a bordo. Fa parte del pacco arrivato dalla Lombardia?»

«A Cosenza, in via Popilia, c’è un’azienda storica, specializzata nel recupero e nel riutilizzo di rottami metallici. Per anni ha lavorato in regime di assoluto e incontrastato monopolio. Ora non …

Pubblicato il: 28/08/2023 – 11:56
di Giuseppe Ciacco*
«Asp di Cosenza: si è rotta un’altra ambulanza con il paziente a bordo. Fa parte del pacco arrivato dalla Lombardia?»

«A Cosenza, in via Popilia, c’è un’azienda storica, specializzata nel recupero e nel riutilizzo di rottami metallici. Per anni ha lavorato in regime di assoluto e incontrastato monopolio. Ora non è più cosi. Adesso c’è un’altra azienda, che le fa una concorrenza spietata ed è l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che sta facendo razzie sul mercato del ferro vecchio. L’ultimo, sensazionale, colpo l’ha messo a segno, come è ormai arcinoto, circa un mese fa, quando ha acquistato, dalla Lombardia, 20 mezzi di soccorso, autentici catorci doc. Che hanno implementato un parco macchine già destinato allo sfasciacarrozze: infatti, tutte le ambulanze, attualmente in dotazione all’ASP, sono micidiali carcasse, che, quotidianamente, mettono in pericolo, serio e concreto, la vita degli operatori e dei pazienti. Se ne vuole la riprova? Ebbene, proprio la scorsa notte l’ennesima ambulanza è caduta a brandelli. Era un’ambulanza in servizio presso la PET di Castrovillari. Viaggiava sull’autostrada A2. In prossimità dello svincolo di Tarsia, il motore dell’ambulanza ha ceduto di schianto. Con a bordo il paziente in trasferimento emergenziale. Non c’è stato nulla da fare: l’ambulanza non è più ripartita. Si è reso necessario l’arrivo di una seconda ambulanza, che ha effettuato il trasbordo del paziente, il quale, con imponderabile ritardo, è giunto, infine, a destinazione. Mi domando: è tollerabile una situazione del genere? O siamo al cospetto di una gestione, irresponsabilmente, scellerata? E, attenzione: la PET di Castrovillari, con il mezzo andato in avaria la scorsa notte, non ha più ambulanze a disposizione, perché quelle che aveva, sono andate, tutte, in malora. Della serie: la PET di Castrovillari può soccorrere solo a piedi. Che vergogna! E residua, anche, un ultimo atroce dubbio: l’ambulanza, che la scorsa notte si è rotta a Tarsia, per caso, è una delle 10 ambulanze, usate e usurate, arrivate dalla Lombardia? Signor Direttore generale mi smentisca. E’ vero o non è vero che la scorsa notte, a Tarsia, si è rotta un’ambulanza della PET di Castrovillari? E’ vero o non è vero che l’ambulanza, che si è rotta, aveva a bordo un paziente in trasferimento emergenziale? E’ vero o non è vero che è stato necessario l’invio di una seconda ambulanza per soccorrere il paziente? E’ vero o non è vero che tutte le ambulanze in dotazione alla PET di Castrovillari si sono guastate? L’ambulanza, che si è rotta a Tarsia, faceva parte del “pacco” confezionato dall’AREU della Lombardia? Signor direttore, risponda a queste semplici domande».

*Consigliere comunale Cosenza

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