Ultimo aggiornamento alle 12:56
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la manifestazione

Cosenza, scatta la protesta. «Ci tolgono il reddito per ricattarci meglio» – FOTO

Gli ex percettori si ritrovano dinanzi la sede Inps per manifestare. Gentile dell’Usb: «Si rischia una bomba sociale»

Pubblicato il: 28/08/2023 – 12:37
Cosenza, scatta la protesta. «Ci tolgono il reddito per ricattarci meglio» – FOTO

COSENZA “Al giorno d’oggi il lavoro te lo devi inventare”, sussurra qualcuno. Non è così semplice trovare occupazione, senza incorrere nel nero ed avendo piena garanzia di diritti e doveri. Lo dimostrano i frequenti controlli delle forze dell’ordine che sorprendono datori di lavoro poco inclini a rispettare le regole e i numeri snocciolati dagli istituti di ricerca che cristallizzano una condizione drammatica in Calabria. Al costo della vita in vertiginoso aumento, all’inflazione ormai alle stelle, si aggiunge lo stop al reddito di cittadinanza. Che per molti rappresentava una fonte preziosa di sostentamento. Anche in questo caso occorre sottolineare l’impegno costante delle forze dell’ordine decise a stanare i “furbetti” del reddito. Chi, in buona sostanza, lo ha percepito senza averne diritto.
Il mancato rinnovo del sussidio economico ha spinto una cinquantina di cosentini ad occupare – questa mattina – lo spazio antistante l’ingresso della sede dell’Inps della città dei bruzi per manifestare contro lo stop. In molti dovranno fare i conti con l’affitto da pagare, la spesa necessaria a riempire il frigo e sfamare numerose famiglie. «Il sistema è al collasso e il pericolo è lo scoppio di una bomba sociale», confessa ai nostri microfoni Ferdinando Gentile dell’Usb Cosenza.

Gli effetti sull’emergenza abitativa

Quali saranno i possibili effetti a seguito della sospensione del reddito di cittadinanza. «I primi riflessi si avranno sugli affitti. Molti proprietari di casa stanno già inviando gli avvisi di sfratto a chi pagava l’affitto grazie al reddito. Non c’è più la garanzia per tantissime persone di continuare a percepire il sussidio e come se non bastasse ci ritroviamo nella situazione in cui tante persone non avranno una occupazione sicura». Secondo Gentile, «anche i corsi stentano a partire e soprattutto – in Calabria – il lavoro manca. La nostra è la regione che più di tutte vede i giovani (e non solo) partire e andare via». «Quella di oggi – chiosa il sindacalista – è solo l’inizio di una situazione vicina a degenerare». Alle parole di Gentile fa eco lo sfogo di un ex percettore del reddito di cittadinanza. Si chiama Luigi. «Interi nuclei familiari, uomini e donne grazie a questo supporto riuscivano ad arrivare, anche se a fatica, a fine mese. Io ho una laurea, due master, parlo tre lingue ed ho lavorato in tutta Italia ed anche all’estero. Ho una pecca, ho 56 anni, ma questo non è un problema per me, sicuramente lo è per lo Stato». (f.b.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x