Greco: «Necessario favorire la rinascita di una Calabria più attrattiva e innovativa»

«Ho letto con interesse l’ultima intervista rilasciata dal Sen. Orsomarso sul Corriere della Calabria. Un ragionamento politico articolato e propositivo, che richiama l’attenzione su molti dei temi che fondano l’impegno dell’Italia del Meridione in giro per il Sud, anche in questi mesi d’estate: ZES, lavoro, fisco, giustizia, infrastrutture e valorizzazione delle nostre vocazioni territoriali, in Italia e nel mondo. Proposte condivisibili, analizzate con quello stesso spirito costruttivo che contraddistingue il nostro agire, andando oltre gli steccati novecenteschi per siglare programmi e contributi fattivi, utili alla riduzione dei divari territoriali e quindi ad uno sviluppo complessivo del Paese». Così Orlandino Greco, fondatore di Italia del Meridione, commenta le dichiarazioni del senatore e vice coordinatore regionale di FdI. «Sappia, allora, il Sen. Orsomarso che su questo terreno l’Italia del Meridione sarà annoverabile tra quei corpi intermedi sensibili ad un confronto maturo, pronti a fornire, con il nostro bagaglio di idee, relazioni ed esperienze, un supporto politico alla causa del bene comune. Ho trovato, – prosegue Greco – altresì, di buon senso la proposta di aggiornamento del programma di governo regionale rivolto al Presidente Occhiuto. In primis perché convinto, da ex consigliere regionale, che stare al passo con i tempi e non cedere al canto delle sirene dei palazzi del potere, come fece Odisseo, siano le carte vincenti di chi ambisce a governare la Calabria per più di una legislatura, impresa purtroppo non riuscita a nessun nostro governatore in passato, e dico purtroppo in quanto conosco l’importanza della programmazione e del tempo necessario per l’attuazione della stessa, al netto della spesso complessa e farraginosa burocrazia italiana. In secundis perché altrettanto convinto dell’importanza del fare rete tra forze politiche responsabili e tra le migliori energie che lo scenario offre, soprattutto dalle nostre latitudini. Tanti, infatti, sono gli amministratori e i dirigenti politici, in carica e non, penso al bravo ex sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, che pur non rivedendosi nell’attuale sistema partitico sarebbero desiderosi e in grado di offrire supporto sui temi sostenibili alla crescita sociale ed economica del Sud. Viviamo in una terra dal potenziale straordinario ma parzialmente espresso, i calabresi e gli investitori nel mondo ci guardano con interesse ma dobbiamo metterli nelle condizioni di poter accorciare le distanze tra noi e loro, favorendo la rinascita di una Calabria più attrattiva e quindi più innovativa, tramutando in reddito da lavoro le nostre ricchezze naturali. Il Presidente Occhiuto ha iniziato a lavorare bene, con determinazione ed una grande capacità comunicativa delle cose fatte e delle cose da fare. Ma ciò non basta: ora inizia il secondo tempo di una legislatura dalla quale, tra le opportunità del PNRR e la vicinanza al governo nazionale, i calabresi si aspettano molto perché da troppo tempo in attesa di momenti migliori. Sia chiaro, il mio non vuole essere un sovraccarico di responsabilità rivolte all’uomo solo al comando ma, proprio perché consapevole delle qualità del Presidente della nostra Regione, un rinnovato segnale di apertura da parte di una forza politica responsabile e aperta al dialogo, quale è l’Italia del Meridione, verso una maggioranza che, attraverso la candidatura di Giovanni Greco, primo dei non eletti, abbiamo sostenuto e vogliamo continuare a sostenere con la lealtà di sempre, pronti a poter dare una mano nella rincorsa al tanto auspicato riscatto della Calabria».