SARNICO Da panificio utilizzato dalla ‘ndrangheta per il riciclaggio di denaro a nuovo sportello di Uniacque, società pubblica per la gestione in house del servizio idrico integrato. È la nuova vita che si appresta a vivere un edificio di Sarnico, un paesino in provincia di Bergamo di poco più di 6 mila abitanti, sequestrato alla ‘ndrangheta circa dieci anni fa. Il comune bergamasco – come riportato dal Corriere della Sera, edizione di Bergamo – dopo l’operazione di sequestro dei 400 metri quadrati della struttura, aveva chiesto di averne l’utilizzo. Tre anni fa il sindaco Giorgio Bertazzoli «voleva ricavarne quattro spazi diversi e ospitarvi una start up per giovani imprese. Alla fine – scrive sempre il Corriere – il grande spazio sarà utilizzato per trasferire dal municipio lo sportello di Uniacque che fa da riferimento ai paesi della zona». L’azienda pagherà la sistemazione degli spazi, ma il Comune ha tenuto per sé una grande stanza. «È da trenta posti – spiega il sindaco Bertazzoni – e potrà servire ai gruppi e alle associazioni del paese che dovranno fare delle riunioni». Lo spazio sarà intitolato a don Giuseppe Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia. L’inaugurazione avverrà proprio nel giorno dell’anniversario della sua morte, il 15 settembre.
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