CROTONE Non è stata ancora trovata la soluzione per chiudere la vertenza tra la Sorical, che fornisce l’acqua, e il Congesi che si occupa della gestione del sistema idrico integrato in 14 comuni della provincia di Crotone. La diatriba ha provocato disservizi soprattutto per i cittadini di Crotone che, nei mesi più caldi dell’estate in corso, sono stati sottoposti a enormi disagi. Disagi che non sono stati risolti, perché continuano ad interessare il popoloso quartiere periferico di Papanice, anche ora che la presenza umana è tornata ai livelli che si hanno nel periodo invernale. Nei mesi di luglio e soprattutto agosto sono arrivati numerosi emigranti, gente nata a Papanice che si è trasferita per lavoro nelle regioni del Nord e in altri Stati dell’Europa. I disagi maggiori li hanno subito questi “turisti” di ritorno provenienti da luoghi dove i servizi non sono un optional come succede in Calabria e soprattutto a Crotone. I disservizi dell’acqua a Crotone sono riconducibili a questa vertenza che vede da una parte la Sorical che chiede il pagamento di un arretrato quantificato in circa 25 milioni di euro e il Congesi che sostiene di non dovere pagare tutto. Ci sono stati incontri alla Regione Calabria voluti dal presidente Roberto Occhiuto e in quel contesto era stato ipotizzato un accordo che prevedeva il pagamento alla Sorical del 50% della somma. Nei giorni successivi a questo accordo il Comune di Crotone, capofila della proprietà di Congesi, ha dichiarato di volere acquisire un parere tecnico da chiedere ad un legale di alto profilo. All’inizio di agosto, c’è stato anche un incontro in Prefettura quando i disagi per i cittadini erano diventati insostenibili, perché l’erogazione dell’acqua era stata ridotta ai minimi termini. Congesi e il Comune di Crotone hanno chiesto al prefetto della città pitagorica, Franca Ferraro, un suo intervento per trovare una soluzione praticabile ed è stata convocata una riunione con tutti i soggetti interessati. Nel corso della riunione la Sorical ha preso l’impegno di aumentare ulteriormente la fornitura e così è avvenuto e il disagio in città è stato alleviato. I presenti a questo incontro si sono ridati appuntamento il 22 agosto scorso. Secondo quanto è stato possibile apprendere il 22 agosto scorso la riunione non si è tenuta per l’assenza degli invitati. Forse era presente solo la rappresentanza della Sorical. Probabilmente la mancata partecipazione è legata al fatto che ancora il Comune di Crotone non ha acquisito il parere del legale per chiudere la vertenza del debito con Sorical. Questi tempi lunghi di una vertenza infinita, però, continua ad avere una ricaduta negativa sulla popolazione di Crotone che risiede nelle periferie, soprattutto a Papanice, dove di notte e non solo continua a mancare l’acqua. Fonti Congesi attribuiscono la responsabilità a Sorical, che non aumenterebbe la fornitura concedendo la quantità adeguata al periodo e fonti Sorical accusano Congesi di non sapere gestire la situazione. Dalla Sorical dicono, poi, che al serbatorio di Papanice vengono erogati 16,5 litri al secondo di acqua. Una quantità sufficiente per soddisfare le esigenze della popolazione residente. L’erogazione di questa quantità dovrebbe impedire le chiusure notturne e altri disservizi diurni, alla luce anche del fatto che i “turisti” non ci sono più. Il serbatorio, però, viene svuotato e c’è il dubbio che vi possano essere allacci abusivi o rotture della condotta che disperdono enormi quantità di acqua. Le parti in “guerra” hanno verificato se ci sono furti d’acqua o rotture sotterranee della condotta?
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