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«Vogliono realizzare un mostro ecologico». Ambientalisti contro il mega parco eolico nella Locride

“Siderno ha già dato” si oppone al progetto di una multinazionale scandinava: «Torri alte 200 metri in un’area ricca di storia, fermatevi»

Pubblicato il: 02/09/2023 – 9:17
«Vogliono realizzare un mostro ecologico». Ambientalisti contro il mega parco eolico nella Locride

SIDERNO «Il Movimento Ambientalista “Siderno ha già dato” svolge da molti anni, un ruolo di sentinella per i dissesti ambientali incombenti sul territorio e agisce per la conservazione delle ricchezze storiche, archeologiche, minerarie e paesaggistiche. E denuncia i rischi derivanti dal faraonico progetto, presentato alla Regione Calabria dalla Società SKI 23 srl con sede a Milano, propaggine di una multinazionale scandinava». La nota diffusa dagli ambientalisti è preoccupata. Il ragionamento parte dalle specifiche di un progetto che «prevede di impiantare sul picco del Monte La Guardia del Comune di Agnana Calabra, ben cinque torri alte 200 metri con pale di 150 metri di diametro, al fine di ottenere  una produzione annua di 60 milioni di KWh da congiungersi alla rete nazionale, attraverso una sottostazione da costruire a Siderno Superiore».
«Se approvato – evidenzia una nota –, avremo un mostro ecologico, confinante con il Comune di Mammola e la contrada Salvi di Siderno. La Calabria ha già una esorbitante produzione energetica che fornisce alle altre regioni italiane. Nel campo eolico occupa il sesto posto, a livello nazionale, con 624 aero-generatori e con una produzione di 1139 MW (fonte ANEV, associazione nazionale energia del vento)».
«Agnana – scrivono gli ambientalisti –, per la sua storia e per il suo patrimonio minerario ed archeologico, è sotto la tutela della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la  Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia. L’area circostante è caratterizzata dalla presenza, a 600 metri, delle Dolomiti del Sud e del Monte Mutolo. Nella zona di Salvi, al confine con Agnana, sono stati scoperti ritrovamenti archeologici del periodo greco (VIII- VI secolo A.C), tra cui un resto scultoreo greco (una testa), mentre sul Monte Ginarra  sono stati ritrovati, ultimamente, i resti di una necropoli presumibilmente dell’età del ferro (XIII secolo A.C.) già nota alla Sovrintendenza, visitata dal professore Paolo Visonà, archeologo dell’Università del Kentucky, il quale l’ha definita di elevato interesse. Infine notevole sarà l’impatto per l’avifauna».
L’invito agli Enti, preposti all’autorizzazione, è «a opporsi al progetto e in particolare, i Comuni di Agnana, Mammola e Siderno ad esprimersi negativamente sulla richiesta di conformità urbanistica, negando la percorrenza e l’attraversamento del territorio con impianti e opere di rete. Nel nostro territorio ci sono altre alternative per produrre energia pulita nel rispetto dell’ambiente, quali sole, torrenti, mare. Per impedire ogni progettualità contraria agli interessi della nostra collettività, e per tutelare i beni ecologici, storici, archeologici, ambientali, il Movimento Ambientalista “Siderno ha già dato” invierà le proprie osservazioni critiche e negative alla Conferenza dei Servizi e promuoverà una mobilitazione, invitando i cittadini a partecipare».

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