CORIGLIANO ROSSANO Era scomparso meno di un mese fa, il 9 agosto scorso, e subito dietro quella sparizione qualcuno aveva visto l’ombra della ‘ndrangheta. Questa mattina il corpo senza vita di Carmine Morello (foto nel riquadro da altrepagine.it), 49enne di Corigliano Rossano, è stato ritrovato in contrada Strange. Secondo quanto appreso, il cadavere – trovato nei pressi della moto a bordo della quale Morello era stato visto per l’ultima volta in città – presenterebbe segni di colpi di arma da fuoco. L’uomo, visto per l’ultima volta in una rivendita di moto, si era allontanato dal negozio abbandonando il proprio telefono cellulare.
Morello era noto alle cronache giudiziarie per una condanna a 6 anni e otto mesi per associazione mafiosa già scontata in carcere. Di recente era stato assolto dalla Cassazione per il tentato omicidio a colpi di pistola dell’allora boss rossanese Antonio Manzi detto “Tom Tom”.
Questa assoluzione affonda radici in un contesto criminale profondamente diverso rispetto a quello attuale. Antonio Manzi – secondo il quadro descritto nell’inchiesta “Stop” – avrebbe tentato di opporsi all’ascesa criminale dell’ex boss Nicola Acri, oggi collaboratore di giustizia. Le accuse a Morello arrivavano da quattro pentiti ma dopo le condanne in primo grado e in appello, lo stesso Morello è stata annullata in Cassazione a un’altra sezione della Corte d’appello di Catanzaro. E in quella circostanza i giudici hanno assolto ‘U Ringhiarar (questo il soprannome dell’uomo scomparso il 9 agosto scorso), assoluzione condivisa dal definitivo “passaggio” in Cassazione.
Da vecchi fatti di mafia a nuove contestazioni. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno disposto controlli nell’abitazione di Eugenio Manzi. Manzi – sempre in quel contesto – apparteneva al gruppo dei fratelli Tom Tom. Nella perquisizione – ufficialmente non collegata alla sparizione di Morello – i militari hanno rinvenuto una pistola semiautomatica calibro 9×21 con due caricatori. L’arma è stata sequestrata e Manzi è stato arrestato. L’arresto è poi stato convalidato dal gip. (redazione@corrierecal.it)
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