COSENZA Questa mattina, i sindacalisti dell’Usb confederazione lavoro di Cosenza si sono ritrovati – all’interno di Palazzo dei Bruzi – insieme ai lavoratori e lavoratrici ex Adiss Multiservice, impegnati nei servizi socio-sanitari e riabilitativi a domicilio, a malati cronici e persone diversamente abili residenti a Cosenza e servizi di pre e post scuola. Una protesta scaturita dalla difficile situazione che vivono questi tredici lavoratori che, dopo oltre venti anni di servizio con numerosi cambi d’appalto e di aziende, sono stati definitivamente licenziati lo scorso mese di febbraio nonostante le competenze acquisite e la necessità di questo tipo di servizi per il nostro territorio. «Come più volte ribadito la logica di appaltare i servizi di pubblica utilità è assolutamente scellerata e la cronaca cittadina di questi anni ce lo conferma», scrive in una nota il sindacato. Che denuncia: «Costi lievitati, precarietà dei lavoratori, pagamenti a singhiozzo, scarsa qualità dei servizi dovuti all’assenza di investimenti». «Il Comune di Cosenza – aggiungono – da anni promette l’internazionalizzazione dei servizi ma puntualmente li affida a cooperative private, tradendo le aspettative dei lavoratori e dell’utenza. Una situazione di perenne incertezza che mina la stabilità di chi lavora e delle loro famiglie. Nel mese di giugno si è tenuto un incontro con il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca senza alcuna positiva conseguenza, solo silenzio. L’inizio dell’anno scolastico è alle porte e decine di persone non sanno ancora cosa sarà del loro futuro lavorativo dopo 23 anni di precarietà. Attendiamo di essere ricevuti dal sindaco Caruso per avere risposte concrete». (f.b.)
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