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IL LUTTO

Addio Guido, quel dolore struggente lenito dai ricordi

Per Rhodio la politica fu servizio, trasfondere amore per il proprio territorio, la Calabria e la sua Squillace

Pubblicato il: 07/09/2023 – 19:33
di Mario Tassone*
Addio Guido, quel dolore struggente lenito dai ricordi

La scomparsa di una persona cara ripropone con forza i tanti interrogativi sul mistero della vita. Il dolore per una esistenza che si spegne si accompagna con il carico dei bei ricordi. La morte di Guido Rhodio mi provoca dolore struggente lenito dai pensieri che mi portano all’indietro nel tempo.
Il tempo di Guido che è stato anche di tanti di noi: esperienze vissute, fertilità di pensieri mai sopiti, passioni mai declinanti, volontà di servire in nome di ideali e di valori che, in quanto tali, non scadono. Orizzonti ampi in cui invocazione della giustizia e riconoscimenti di diritti non erano obiettivi occasionali ma scelte di vita. Un modo di essere, un andare lungo una traiettoria in cui gli egoismi lasciassero lo spazio ad una cultura umana spesso evocata ma non sempre posseduta. 
Per Guido Rhodio la politica fu servizio, trasfondere amore per il proprio territorio, la Calabria e la sua Squillace, testimonianza di una fede senza ombre ma vera e profonda. Guido Rhodio ha rivestito posti di responsabilità, come si dice, in cui ha gestito con generosità, con delicatezza senza gli “orpelli” di riti inutili di chi pensa al potere come potenza personale, e non come “dotazione” non ereditata ma concessa dalla comunità perché sia gestita per raggiungere il bene comune.
Le esperienze di Guido, presidente della regione, vicepresidente della Provincia, sindaco di Squillace e autorevole dirigente della Democrazia Cristiana hanno avuto questo “arredo” di umanità. E poi l’attaccamento per la sua famiglia. Quando parlava delle sue figlie, ci portava, lui più grandicello, a un mondo ricco di sentimenti e di sensazioni irripetibili.H
o molti ricordi di Guido Rhodio ma uno in particolare non mi ha mai abbandonato. Era il 16 luglio del 1966, si teneva il Congresso dei giovani democristiani nella sede della DC di via San Nicola e io ero candidato a delegato provinciale del Movimento Giovanile. Guido mi sostenne anche con un intervento affettuoso e argomentato. Non vi era una antica conoscenza ma Guido scelse. Gli sarò sempre grato per la fiducia. Allora c’erano i Partiti e la politica. Riandare a quel tempo ritroviamo le ragioni del nostro impegno. Oggi tutto sembra sommerso. Nessun fremito. Allora ricordare serve per reagire a un mondo che crolla sotto l’usbergo della supponenza e della approssimazione. Com’è vero che difronte al mistero la fine terrena di una bella persona, ci dice che la morte è sconfitta dall’amore e dai ricordi dove c’è luce, tanta luce e tanta vita. Alla famiglia un abbraccio forte.
* ex deputato

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