Il caro prezzi che negli ultimi mesi sta mettendo a dura prova le tasche degli italiani, non ha risparmiato nemmeno i banchi di scuola. Mentre le famiglie si accingono a completare gli acquisti di tutto il necessario, nell’ultimo week-end prima dell’inizio dell’anno scolastico, a conti fatti la spesa da sostenere per consentire ai propri figli di andare a scuola risulta sempre più imponente. Nel 2023 infatti, tra libri e materiale scolastico, le famiglie italiane spenderanno in media fino al 10% in più rispetto al 2022, con cifre che arrivano complessivamente a 1108 euro per ciascun studente. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Scendendo nel dettaglio, secondo l’Osservatorio, i libri di testo e i dizionari costeranno in media 502,10 euro per ogni studente: il 4% in più rispetto all’anno scorso; il corredo scolastico, con una spesa stimata di 606,8 euro, risulterà più caro del 6,2%. Tra gli articoli più colpiti dai rincari emergono gli astucci (+13% rispetto al 2022 per quelli acquistati al supermercato), i diari (+18%) e gli zaini trolley con i cartoni animati (+13%). A pagare il costo maggiore dei rincari saranno gli alunni al primo anno del proprio ciclo scolastico. Secondo le stime di Federconsumatori, infatti, uno studente di prima media spenderà 488,40 euro (+10% rispetto al 2022) solo per i libri di testo e due dizionari. Una voce a cui vanno aggiunti 606,80 euro per il corredo scolastico e i relativi ricambi durante l’anno, fino a raggiungere il totale di 1.095,20 euro. I costi si fanno ancora più pesanti per gli studenti che iniziano il liceo: un alunno al primo anno dovrà spendere 695,80 euro (+2%) per i libri di testo e quattro dizionari. Sommando la spesa per l’attrezzatura scolastica, sempre pari a 606,80 euro, si arriva alla cifra di 1.302,60 euro. Ma come poter risparmiare di fronte a rincari così importanti? Vediamo alcuni consigli utili.
Riciclaggio
Molto spesso non è necessario acquistare tutto il materiale da zero. Occorre verificare se ci sono materiali scolastici dell’anno precedente che possono essere riutilizzati. Ad esempio, zaini, astucci, e articoli di cancelleria potrebbero essere in buone condizioni e pronti per un altro anno scolastico.
Prestare molta attenzione agli sconti
Fare una lista delle forniture di cui si ha bisogno e monitorate le offerte e gli sconti disponibili. Molte catene di negozi, infatti, offrono promozioni speciali per il ritorno a scuola (molti usano il claim Back to School). Una soluzione da prendere in considerazionepotrebbe anche essere quella diacquistare la cancelleria online: spesso sul web è possibile trovare prezzi molto più convenienti soprattutto per acquisti in gran quantità.
Libri usati
I libri di testo sono senza ombra di dubbio il costo più significativo in assoluto per quanto riguarda la scuola. Va esplorata l’opzionedell’acquisto di libri di testo usati o digitali, che spesso sono più convenienti delle versioni nuove in carta stampata. Inoltre, bisogna verificare se la scuola offre programmi di prestito di libri di testo o se è possibile condividere i libri con altri studenti. Non sempre questo tipo di strategia va a buon fine: capita infatti con una certa frequenza che i docenti chiedano di cambiare testi da un anno all’altro, con edizioni dei volumi che cambiano di anno in anno a volte per poche semplici righe. Alcune famiglie, in questo caso, si rassegnano a dover comprare volumi non aggiornati per poter risparmiare. In molte città sta prendendo piede anche la formula del “Libro sospeso” che riprende le orme del più famoso “Caffè sospeso” che si lascia in un bar per qualcuno che ne ha più bisogno. In questo caso la formula serve ad aiutare quelle famiglie che non hanno la possibilità di acquistare i libri di testo per i propri figli.
Bonus scuola
La Regione Calabria per sostenere il diritto allo studio, ha stanziato 8 milioni di euro (risorse comunitarie) per la concessione di borse di studio (dai 500 ai 1000 euro), indirizzate alle famiglie degli studenti che frequentano le scuole superiori di secondo grado della regione per supportarli nella gestione delle spese scolastiche. L’aiuto è rivolto alle famiglie con ISEE non superiore a 14 mila euro come annunciato dalla Vicepresidente Princi. Nei prossimi giorni gli uffici regionali competenti dovrebbero mettere a punto il relativo bando.
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