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L’ESTATE DI…

Mamma Rai, i maestri Arbore e Vaime, la Calabria «bellissima ma affossata». I racconti di Francesca Scrivano

Intervista all’attrice cosentina, imitatrice, voce di Isoradio e volto di trasmissioni che hanno fatto la storia della tv

Pubblicato il: 07/09/2023 – 6:17
di Paride Leporace
Mamma Rai, i maestri Arbore e Vaime, la Calabria «bellissima ma affossata». I racconti di Francesca Scrivano

La colonna sonora dei Righeira, “L’estate sta finendo”, potrebbe essere la più consona per il mio incontro con l’attrice Francesca Scrivano, voce di Isoradio e volto di trasmissioni che hanno fatto la storia della tv. Non è un caso che il suo bel viso sia stato pubblicato nella prima pagina della Settimana enigmistica nel cruciverba d’apertura della celebre rivista. Siamo a Calabaia, sul Tirreno Cosentino, villaggio tra Sangineto e Belvedere nel giorno del ritorno a Roma a fine vacanze. Il suo primo contratto Rai risale ormai a decenni fa. Protagonista di commedie radiofoniche degne di “Gran Varietà” e poi “Indietro tutta” con Renzo Arbore, i programmi con Vaime, le collaborazioni con Lillo e Greg. Imitatrice televisiva, piccole incursioni al cinema e teatro. Nel 2015 il fortunato format di successo “RicordeRai” per Isoradio che per la prima volta apre all’intrattenimento dedicato ai viaggiatori del sabato tra le 12 e le 13 con personaggi di successo. Nel 2020 il titolo è cambiato in “Face to face” e la messa in onda si è spostata dalle 14,10 e le 15,40. Per la prossima stagione è stato riconfermato come programma di punta dell’emittente di pubblica utilità. «Quest’anno per il rientro me la sono presa più comoda».

Niente più mare nella tua Calabria?
«Con mio marito Giacinto qualche fine settimana ci scappa. Con l’amico Osvaldo Caccuri si sono dati appuntamento per il bagno del 31 ottobre come avviene da due anni».

Che vacanze sono state?
«Molto casalinghe (e intanto mette tutto in ordine con millimetrico metodo, ndr) sono molto precisina e maniaca della pulizia».

Ti ho vista in barca sui social con posa audace?
«Mia sorella ha detto non si mettono queste foto, le ho risposto “ma io stavo guardando il mare quando hanno scattato la foto…”» (e giù risate con una persona che ha l’umorismo innato e una figura che potrebbe essere una Betty Boop bionda, ndr). Era una barca di amici. Non è una vita che ci appartiene».

Ma tu sei originaria di Belvedere Marittimo, qui vicino, ricordo bene? 
«Sì, sono nata a Belvedere alla Clinica Cascini. Devo a loro la mia vita, ma soprattutto a mio padre che si è reso conto che me ne stavo tornando al Creatore».

Belvedere come luogo di formazione…
«Era il paese di papà».

Scrivano con diversi personaggi tv: si riconoscono Frizzi, Izzo, Insinna e Maciarelli

Per questo hai pubblicato sui social una tua foto estiva davanti a casa di tua nonna?
«Vicino al Castello, immagine chiave dei miei ricordi. Il borgo ora è molto bello, lo hanno rianimato bene con questi locali giovanili. Prima era un mortorio totale».

A Calabaia che turismo mi racconti?
«Molto scadente in genere. Fittano case con dei mobili orribili. Famiglie e bambini. La sera tanta musica. Ma noi facciamo vita molto casalinga, soprattutto cene con gli amici, la spiaggia sotto casa perché è sul mare».

Non fai più l’avvocato?
«Dal 2012. Insegno Diritto ed Economia».

All’intervistatrice di “Face to face” chiedo tra i numerosi personaggi che hai avuto in trasmissione quelli che sono più cari alla tua memoria?
«Ron per esempio».

Perché?
«Mi ha rivelato che Biagio Antonacci, quando non era famoso e faceva il carabiniere, inviava a lui i suoi provini e i fiori alla mamma. Poi mi ha donato un ricordo di Dalla molto toccante».

Poi?
«Sandro Veronesi che mi ha rivelato dei segreti di Umberto Eco che non immaginavo».

Quali?
«Beveva whisky a mezzogiorno all’aperitivo. Lo immaginavo molto più rigoroso».

Tra i tanti anche Rocco Papaleo…
«Timidone».

Riavvolgiamo il nastro della tua luminosa carriera. Le collaborazioni che restano?
«I miei maestri Renzo Arbore ed Enrico Vaime hanno un posto speciale nel mio cuore anche perché il rapporto che si è consolidato nel tempo è andato oltre l’aspetto professionale».

Tipo?
«Vaime è stato il mio testimone di nozze e con sua moglie, Monica Limido, l’amicizia continua».

Altri artisti che restano?
«Lillo e Greg compagni di lavoro fantastici, con loro ho affinato meglio l’improvvisazione».

Come approdi a “Indietro tutta”?

«Ho conosciuto Renzo a casa di un amico comune, Nando Murolo, il notaio che faceva la parodia di Biscardi. Tutti mi dicevano ma proponigli di prenderti, avevo il suo numero e l’ho chiamato».

E lui?
«Provino. C’era anche Frassica presente. Feci le mie imitazioni. Assoldata alla celebre truppa».

Altro tuo cavallo di battaglia, la voce da uomo. 
«Al provino piacque, ma in trasmissione non la usarono. Fu un trionfo con Vaime in radio, si prestava meglio, in particolare l’avvocato Latimpa».

Il traffichino truffaldino…
«Cambiava i regolamenti condominiali per conquistare una donna. Era una mia invenzione di cui vado molto fiera».

Ti hanno mai riconosciuta?
«Un episodio simpatico. A Torino con mio cugino in un ristorante vediamo Paolo Garimberti, era appena stato eletto presidente della Rai. Il mio parente mi dice presentati, ero riluttante, con qualche esitazione mentre passavo davanti al suo tavolo dico: sono una sua dipendente. La moglie Pilly conosceva ed era appassionata dei miei personaggi. Un figurone».

Una dote naturale la tua, hai iniziato a scuola?
«Prima in famiglia, imitavo Nada in auto perché piaceva a mio padre. Poi a scuola, i professori non sfuggivano alle mie caratterizzazioni. E grande palestra con gli scherzi telefonici dove è nata la mia voce da uomo».

Mina, che hai anche imitato da Arbore?
«Il personaggio che adoro di più. Se fossi stata un uomo l’avrei corteggiata. A 80 anni va ancora in sala di registrazione».

Scrivano con Fabrizio Frizzi

Ti è piaciuta con Blanco?
«In verità no. Ma non per lei. Non amo la generazione itunes. E’ servita per far conoscere Mina ai giovani».

Vivi a Roma. Ti senti romana o emigrata calabrotta?
«Io mi sento cittadina del mondo. Mi spiace che siamo arretrati nei doveri».

Come si può cambiare?
«Con una scuola molto rinnovata. Ma a nessuno interessa. Più pecore ci sono meglio va a tutti».

Il mare a Calabaia.
«Sporco, strade poco curate. Nessuno fa il suo dovere. Mi sembra che quasi si voglia tenere lontane le persone».

Per dirla con Arbore meno siamo meglio stiamo…
«Non riusciamo a proporre un turismo degno di questo nome. In Romagna con una mare che dice poco hanno un industria turistica che offre tanto».

Torniamo al tuo mondo professionale. Che mi dici di mamma Rai?
«Nella dirigenza i nomi sono sempre uguali. Entrano e non escono più. I cambi artistici sono necessari, molti santi protettori ma senza talento».

Esempi?
«Lorena Bianchetti da principiante a Domenica In non ha retto il ruolo. Fu una tragedia. Anche zia Mara ha abbastanza stufato».

Il tuo programma che vorresti realizzare?
«Un programma che spieghi la Costituzione in forma leggera a tutti i cittadini. Non alla Benigni. Se ne sente il bisogno».

La Calabria per Francesca Scrivano?
«Una bellissima regione, che ha avuto da madre natura un’infinità di doni. Purtroppo non dai suoi amministratori che l’affossano sempre di più».

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