CATANZARO «È indispensabile, come sta facendo la Regione, investire sull’identità culturale della Calabria, sia per rinforzare la coesione di una regione che storicamente ha dimostrato una tendenza alla divisione e alla frammentazione, che per coniugare tradizione e modernità e rendere solido il patto tra generazioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, all’apertura della mostra permanente “Camera Oscura – Mario Giacomelli e il canto dei nuovi emigranti” al Mabos (Museo d’Arte e Cultura del Bosco della Sila) di Sorbo San Basile.
«Considero positivo il valore della calabresità, alla condizione – ha aggiunto – che non sia inteso per affermare un’identità volta a isolarsi o a scadere nell’autoreferenzialità. Dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze e valorizzarle e ci aspettiamo molto dagli investimenti per la cultura (4,28 miliardi di euro) nell’ambito del Pnrr».
Il presidente Mancuso ha espresso il suo «apprezzamento per l’iniziativa del Mabos, che – ha sottolineato – unisce l’originale linguaggio fotografico riconosciuto a livello mondiale di Mario Giacomelli, e l’opera del grande poeta calabrese Franco Costabile, autore del “Canto dei nuovi emigranti“. La mostra rappresenta un’occasione preziosa, per riscoprire un pezzo di storia della Calabria degli anni ’80 e delle aree interne. Abbiamo un patrimonio inestimabile di natura e cultura che dobbiamo valorizzare per fare sviluppo e crescita sociale, ma non basta più vantarci, in ogni occasione, dei nostri tesori naturalistici, architettonici e storici. Dobbiamo, al contrario, prendere atto che molte delle criticità che ci impediscono di far conoscere i nostri beni ambientali e culturali e i paesaggi affascinanti della Calabria, chiamano in causa la nostra responsabilità. In tal senso, e l’ho detto anche durante alcune manifestazioni in coincidenza con il mezzo secolo dal ritrovamento dei due Bronzi di Riace, è fondamentale rendere fruibile natura e cultura ai flussi turistici nazionali e internazionali con servizi pubblici e privati dignitosi, efficaci ed efficienti».
Ha concluso il presidente Mancuso: «la Calabria può vincere pregiudizi e preconcetti se non sta più in panchina, ma punta sul merito e trasmette fiducia, intensificando la partecipazione attiva di tutti gli attori dello sviluppo. Questo è il tempo di fare rete e sinergia, di lasciare da parte ciò che divide e far valere ciò che ci unisce, come calabresi e come cittadini dell’Italia e dell’Europa».
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