LAMEZIA TERME «Ieri mi si è letteralmente stretto il cuore perché ho visto delle immagini che sono simbolo di ripartenza. Il popolo marocchino è davvero un popolo meraviglioso, stanno reagendo con il sorriso e aiutandosi tantissimo tra loro, dimostrandosi comunità. Una bella lezione». Così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, che i in queste ore si trova a Marrakech, in Marocco, nell’area devastata dal terribile terremoto che ha provocato migliaia di vittime e di feriti. Contattata dal Corriere della Calabria, Ferrara, che è in Marocco con il marito e domani, se tutto va bene, dovrebbe rientrare in Italia, racconta la sua esperienza a contatto con il dolore ma anche con la voglia di reagire dei marocchini e le sue sensazioni. «Siamo anche abituati alle scosse di terremoto, in Calabria ne abbiamo avuto tante, ma davvero questa è stata davvero dura, sensazione davvero brutta perché è stata lunga la scossa, o almeno ci è sembrata lunga. Dico la verità, già subito dopo la scossa – rivela l’europarlamentare al Corriere della Calabria – avevamo pensato di prendere un volo ma ovviamente ieri l’aeroporto di Marrakech era nel caos, ci dicevano di provare a Casablanca ma avendo il volo lunedì partiamo lunedì anche perché le autorità ci dicono che la situazione è sotto controllo e non s prevedono nuove scosse. Speriamo che non ci siano cancellazioni».
In un post su facebook Ferrara poi descrive quello che sta vedendo con i suoi occhi: «Ieri sera hanno cominciato a liberare questa stradina svuotando i detriti di questa casa con le buste della spesa. Erano due persone, reggevano un manico ciascuno. Immediatamente ho commentato “ci metteranno mesi!“ ma il secondo dopo ho capito. In quel gesto era racchiusa la voglia di reagire e ripartire subito, di darsi da fare in prima persona, di aiutarsi l’un l’altro. Ho parlato con diverse persone camminando lungo le strade della Medina, e vi assicuro che non ho trovato nei loro occhi disperazione o rassegnazione: mi rispondevano col sorriso, mi dicevano “inshallah ci riprenderemo presto! Fa parte della vita, non possiamo farci niente!”. Quando siamo scappati per strada, dopo la prima forte scossa di terremoto, fuori c’era un forte caos, migliaia e migliaia di persone. E tutti si aiutavano tra loro: si avvicinavano pur senza conoscersi, chi offriva una coperta per i bambini, chi scappava ad aiutare un anziano sulla sedia a rotelle, chi offriva dell’acqua. Un senso di comunità e di fratellanza dal quale bisogna imparare. Intanto il bilancio delle vittime dello scisma continua ad aumentare, penso a coloro che abitano nei paesini fuori Marrakech, maggiormente colpiti, a coloro che vivevano in case costruite con terra e paglia. Per loro – prosegue l’europarlamentare calabrese – la ripartenza sarà più dura ed è per questo che il nostro sostegno, il nostro aiuto non deve mancare». Comunque, al Corriere della Calabria Ferrara si dice convinta della pronta risposta della comunità internazionale al dramma del Marocco: «Ho letto diverse dichiarazioni di volere aiutare in maniera forte e immediata il Marocco, spero e credo che ci sia questo sostegno, penso in realtà che sicuramente non mancherà», conclude. (c. a.)
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