CATANZARO «Indicazioni univoche» alle aziende sanitarie «sui percorsi da seguire per la prima valutazione sanitaria dei migranti al loro arrivo». La struttura commissariale della sanità calabrese guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto ha approvato la “procedura operativa per la gestione sanitaria delle operazioni di sbarco di migranti sul territorio calabrese”. Il documento – scaricabile alla fine di questo articolo – nasce dalla considerazione che quella degli sbarchi è anche una emergenza sanitaria, nel senso che gli approdi dei migranti «rappresentano dei fenomeni emergenziali di sanità pubblica, di fronte ai quali le Regioni e gli enti preposti devono intervenire con una risposta sanitaria/assistenziale congrua all’emergenza stessa, rappresentata dai flussi dei migranti e dei profughi richiedenti protezione, che necessitano di tutela immediata, in quanto soggetti vulnerabili o già vulnerati». L’assunto – prosegue il documento – è che «al fine di garantire la tutela e il diritto alla salute anche alle persone straniere presenti nel territorio nazionale, è necessario che le aziende sanitarie, durante gli sbarchi, intervengano prontamente per fornire il necessario supporto igienico-sanitario ai migranti, pertanto è necessario supportare le aziende sanitarie nella corretta gestione delle operazioni degli sbarchi, fornendo precise indicazioni univoche sui percorsi da seguire per la prima valutazione sanitaria dei migranti al loro arrivo, per come descritto nella procedura operativa per la gestione sanitaria delle operazioni di sbarco di migranti sul territorio calabrese».
La procedura descritta nel documento, allegato a un Dca approvato nei giorni scorsi dal commissario Occhiuto, si applica sia a sbarchi pianificati nel contesto di operazioni di ricerca e soccorso in mare (Sar) e di altre operazioni programmate sia a sbarchi che avvengano al di fuori di qualsiasi operazione. La procedura operativa si snoda in 5 punti, individuando le strutture aziendali preposte, le figure responsabili, le funzioni e le competenze in ambito sanitario, le operazioni di soccorso sanitario durante lo sbarco, che – si legge – «devono essere concentrate nella tempistica, garantendo nel contempo l’umanizzazione dell’accoglienza e assicurando ai migranti dignità», rispetto e riservatezza, la sorveglianza sanitaria e la profilassi. (a. c.)
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