COSENZA «Lo scenario di riferimento in cui si trovano ad operare le imprese e i policy maker è in profondo e continuo cambiamento; incerto e complesso al punto da costringere le imprese ad aumentare il loro grado di resilienza e la forza di reagire a eventi imprevisti, mantenendo la loro efficienza». Lo ha dichiarato Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza nel corso del Consiglio direttivo di Confindustria Cosenza che ha riunito i vertici dell’Associazione degli Industriali nell’antica e prestigiosa sede della Fabbrica di Liquirizia Amarelli di Rossano Corigliano (nella foto il Consiglio direttivo con al centro Amarelli).
«L’aumento delle tensioni geopolitiche, la Brexit, la diffusione della pandemia da Covid-19, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento degli attacchi informatici e l’effetto dei cambiamenti climatici sono tra i fattori che maggiormente hanno messo in evidenza le fragilità delle profonde interdipendenze tra le economie, impattando direttamente sulle imprese. Ma le imprese sono il luogo dell’operatività, della progettualità, della costruzione di ricchezza da distribuire nella comunità. Come diceva Adriano Olivetti l’impresa distribuisce ricchezza, cultura, servizi e democrazia ed al centro della fabbrica c’è l’uomo».
Tanti gli argomenti di discussione al centro dei lavori del Consiglio direttivo, l’ultimo presieduto da Fortunato Amarelli che si appresta a lasciare il timone della guida degli industriali cosentini al presidente designato Giovan Battista Perciaccante per fine mese.
La data individuata dal Consiglio per lo svolgimento dell’Assemblea dei soci è martedì 26 settembre 2023 quando nel corso della mattinata si svolgeranno i lavori in seduta privata per procedere alla elezione del nuovo presidente, cui seguirà la parte pubblica aperta alla partecipazione di autorità ed invitati, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, dei presidenti nazionali di Confindustria Carlo Bonomi e di Ance Federica Brancaccio.
«Ringrazio gli imprenditori associati – ha continuato Fortunato Amarelli – per l’onore che mi hanno concesso nel rappresentarli per quattro impegnativi anni da presidente di Confindustria Cosenza, una organizzazione territoriale protagonista da quasi cento anni della vita civile ed economica della nostra società. Coadiuvato dal Comitato di presidenza, dal past presidente Natale Mazzuca, dal Consiglio Direttivo, da autorevoli colleghi e dalla squadra tecnica guidata dal direttore Rosario Branda, mi sono impegnato nell’affermazione dei valori dell’impresa e del loro concretarsi in direzione dello sviluppo e della crescita tanto dell’imprenditoria che dell’economia del territorio. Un impegno sicuramente esaltante in una Associazione che considero una seconda famiglia, nella quale ho avuto modo di assumere nel tempo diversi incarichi di rappresentanza. Il presidente designato Giovan Battista Perciaccante saprà fare benissimo grazie alle forti competenze ed all’esperienza che ha maturato da presidente dell’Ance territoriale, regionale e da vicepresidente nazionale, oltre agli incarichi nella sede territoriale ed in Unindustria Calabria».
Tanti gli interventi di ringraziamento da parte dei colleghi presenti, presidenti delle sezioni merceologiche e consiglieri del Direttivo.
Nel corso della mattinata di lavoro è stato presentato il progetto BiG Academy (Business, Innovation, Growth) messo a punto da una scuola di Alta Formazione manageriale gestita da Baker Hughes-Nuovo Pignone, Thales, El.En Group, KME, Leonardo e dall’Università degli Studi di Firenze a cura del vice presidente di Baker Hughes Paolo Ruggeri e di Maria Francesca Marino, direttore dello stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia.
«Il futuro è per definizione plurale – ha concluso Fortunato Amarelli – provare ad immaginarlo consente di guardare con la giusta luce il presente e ad individuare progetti e percorsi virtuosi da perseguire nel breve periodo, ma offre anche un’occasione formidabile per orientare sensibilità, sistemi di valore e consapevolezze diffuse sulla coerenza delle azioni di oggi con le prospettive future».
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