CATANZARO Nessun assenteismo ai danni della Regione Calabria, è stato assolto Salvatore Gangemi dall’accusa di truffa aggravata. Nella rete investigativa erano finiti 51 indagati, a vario titolo accusati di abuso di ufficio, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver certificato la falsa presenza sul posto di lavoro anche con uno scambio di badge andato avanti per mesi. Una vicenda che aveva indotto la Regione Calabria ad emettere nell’immediatezza svariati provvedimenti disciplinari, tra cui cinque di licenziamento e cinque di sospensione dal servizio per un periodo superiore a 11 giorni. Il processo, però, finisce in prescrizione. A rinunciare alla prescrizione, l’ingegnere Salvatore Gangemi, difeso dagli avvocati, Alfredo Gualtieri e Francesco Iacopino. Ieri, al termine dell’udienza, dopo due ore di camera di consiglio, il Tribunale di Catanzaro lo ha assolto con formula piena.
«Sono estremamente contento e soddisfatto, – ha detto termine dell’udienza l’ingegnere Gangemi – certo non sorpreso, per l’esito di questa decennale vicenda giudiziaria che ha segnato nel profondo me e la mia famiglia. Ringrazio i miei avvocati per la professionalità e la vicinanza che mi hanno assicurato in tutti questi anni. In questo momento il mio pensiero va alla collega Ester Mannella, prematuramente scomparsa, che con me avrebbe combattuto la stessa battaglia e con la quale avrei certamente condiviso la gioia di un medesimo risultato». (redazione@corrierecal.it)
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