Ultimo aggiornamento alle 11:52
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

I dati

Vino calabrese, pesa il cambiamento climatico: calo di produzione del 32%

Pubblicate le previsioni vendemmiali dall’Osservatorio Assoenologi, Isme e Uiv. «Bisogna preferire la qualità alla quantità»

Pubblicato il: 12/09/2023 – 13:32
Vino calabrese, pesa il cambiamento climatico: calo di produzione del 32%

Secondo le previsioni dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), presentate oggi al Masaf, l’Italia assisterà a un generale calo di produzione del vino rispetto all’anno scorso, per un totale del 12% in meno di ettolitri prodotti. La Calabria è tra le regioni con il calo più netto. Le vendemmie calabresi produrranno il 32% in meno di vino, circa 88 migliaia di ettolitri rispetto ai 130 del 2022, situazione condivisa con le altre regioni del Sud. Più stabili le vendemmie del Nord, che confermano i dati dell’anno scorso, mentre il Centro si assesta al 20% di differenza.

Pesano siccità e caldo umido

Le piogge intermittenti unite a caldo umido e periodi di siccità hanno generato non pochi problemi per le viti calabresi, fino a dover ricorrere a sistemi d’irrigazione di soccorso. Come segnala il report, questa situazione «ha comportato problemi di fitopatie, specialmente di Peronospora, la quale ha causato importanti perdite sotto il profilo quantitativo». Elemento che però potrebbe favorire alcune zone da un punto di vista qualitativo. «Viceversa – si legge -, guardando al profilo qualitativo, in alcune zone, la situazione rispetto alle precedenti annate estremamente siccitose, può dare in prospettiva risultati interessanti, in quanto l’alternanza delle temperature e le importanti escursioni termiche, hanno concentrato il patrimonio aromatico delle uve, elemento che in cantina potrà dare delle soddisfazioni».

Situazione non preoccupante

Il calo italiano non preoccupa le associazioni di categoria, nonostante la flessione comporterebbe la perdita del primato mondiale di produzione nei confronti della Francia. Per il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella: «È una vendemmia molto complessa quella che stiamo affrontando, caratterizzata soprattutto dagli effetti dei cambiamenti climatici che sul finire della primavera e l’inizio dell’estate sono stati causa di malattie patogene». Ma le annate strane potrebbero portare a punte di eccellenza nella qualità. «Questo, però, dipende dal lavoro degli enologi» aggiunge Cotarella. Livio Proietti, commissario straordinario di Ismea, ha rassicurato sul fronte quantitativo: «Non deve costituire un elemento di preoccupazione, visto il livello elevato di giacenze, che ha superato i 49 milioni di ettolitri. Il tema non è tanto la perdita della leadership italiana in termini di volumi prodotti, piuttosto il rallentamento della domanda interna ed estera, che sta deprimendo i listini soprattutto dei vini da tavola e degli Igt».

«Puntare sulla qualità»

Per il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi, non conta la quantità, ma occorre concentrarsi sulla qualità ringiovanendo il sistema di produzione. «Tra le priorità – scrive Frescobaldi -, occorre chiudere finalmente il decreto sulla sostenibilità e ammodernare il vigneto Italia, mediamente vecchio, difficile da meccanizzare e costoso da gestire. Serve anche revisionare i criteri per l’autorizzazione “a pioggia” di nuovi vigneti in base alle performance delle denominazioni, oltre a ridurre le rese dei vini generici e rivedere il sistema delle Dop e Igp, compresa la loro gestione di mercato. Questi sono gli strumenti per consentire al vino italiano di fare il salto di qualità necessario ad affrontare sia la situazione congiunturale dei mercati che i cambiamenti strutturali della domanda e delle abitudini di consumo. Infine – ha concluso Frescobaldi – occorrerà cambiare marcia sul piano commerciale, a partire dalla semplificazione dell’Ocm Promozione e da una promozione di bandiera capace di coinvolgere le imprese sin dalla sua pianificazione».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x