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Catanzaro, un’ala di Palazzo Alemanni concessa alla Sovrintendenza archeologica

Delibera approvata dalla Giunta regionale. La soddisfazione del governatore Roberto Occhiuto e del sottosegretario Wanda Ferro

Pubblicato il: 13/09/2023 – 15:40
Catanzaro, un’ala di Palazzo Alemanni concessa alla Sovrintendenza archeologica

CATANZARO Palazzo Alemanni, uno degli edifici di maggiore pregio architettonico della città di Catanzaro, già sede negli anni scorsi della Presidenza della Giunta regionale calabrese, sarà concessa dalla Regione in comodato d’uso, per la durata di dieci anni, in favore del Ministero della Cultura – Direzione Generale archeologica Belle Arti e Paesaggio – Soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone.

Lo prevede una delibera approvata oggi, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, dalla Giunta regionale. “Si tratta – ha dichiarato il governatore Occhiuto – di un’iniziativa che riteniamo molto importante per dare nuova vita e dignità a uno dei principali palazzi del capoluogo della nostra Regione, dal particolare valore storico e architettonico, da alcuni anni in disuso. Un palazzo che è già stato sede della massima istituzione regionale, la Presidenza della Giunta e che ora, grazie alla collaborazione sinergica di vari livelli istituzionali, potrà recitare ancora un ruolo centrale nella vita pubblica della città di Catanzaro. Ringrazio il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, decisiva per questa nostra iniziativa, che si è molto prodigata per trovare una soluzione tesa a valorizzare una delle sedi più prestigiose della parte storica del capoluogo calabrese”. “Ringrazio il presidente Roberto Occhiuto che ha dato seguito alla mia proposta di destinare un’ala di Palazzo Alemanni a sede della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro”, ha sottolineato il sottosegretario Wanda Ferro. “Un’idea che il governatore ha subito condiviso, consentendone la rapida concretizzazione, e che consentirà non solo di dare una nuova funzione ad un edificio di grande pregio e di valore storico e culturale, ma anche di rispondere all’esigenza di dare impulso alla vitalità del centro storico di Catanzaro mantenendo la presenza di importanti uffici direzionali. L’idea di destinare Palazzo Alemanni a sede della Soprintendenza è nata in seguito al proficuo confronto con una dirigente di grande capacità e lungimiranza, l’architetto Stefania Argenti, che dopo avere avuto interlocuzioni infruttuose con altri enti, mi ha manifestato l’esigenza di avere a disposizione spazi più ampi rispetto a quelli dell’attuale sede di rappresentanza situata all’interno del complesso monumentale San Giovanni, che non sono più efficienti ad ospitare il personale che vi opera, che sarà ulteriormente implementato Soprattutto la soprintendente Argenti – che ha dimostrato grande dinamismo, progettualità e disponibilità alla collaborazione istituzionale – ha manifestato l’intenzione di fare di Palazzo Alemanni un importante presidio culturale aperto alla fruizione pubblica, con l’organizzazione di eventi, esposizioni e allestimenti temporanei, promuovendo opportune attività di valorizzazione non soltanto dell’edificio, ma anche del grande patrimonio storico-artistico, archeologico, archivistico, cartografico e demo-etno-antropologico della città di Catanzaro e della sua provincia. Inoltre grazie all’impegno della Soprintendenza avrà inizio a breve un percorso formativo nell’ambito del Programma Operativo “Legalità”, nato da un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno sulle tematiche relative alla Safety&Security dei luoghi della cultura del Ministero dei beni culturali in Calabria. Un progetto che comporterà la realizzazione di una apposita rete di connessione con tutte le sedi MiC della Calabria e l’allestimento tecnologico di un adeguato ambiente per la formazione, con arredi, apparati e postazioni. Avviare questo percorso formativo all’interno di Palazzo Alemanni rappresenterà un’importante occasione per la valorizzazione della sede in un’ottica di fruizione pubblica”, ha concluso Wanda Ferro.

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