VIBO VALENTIA Dieci rinvii a giudizio con il rito ordinario, due ammessi al rito abbreviato e un non luogo a procedere. Lo ha deciso il gup distrettuale di Catanzaro nei confronti di 13 indagati in un’inchiesta dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Vibo Valentia su una serie di estorsioni aggravate dal metodo mafioso commesse a Vibo Valentia tra il 2009 e il 2022. Secondo l’ipotesi accusatoria le estorsioni hanno colpito ditte impegnate nei settori dell’edilizia e dei rifiuti, e anche una ditta impegnata nella costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia: un contributo alle indagini è stato fornito anche da alcuni pentiti come Andrea Mantella e Bartolomeo Arena. I rinviati a giudizio con rito ordinario sono Domenico Macrì (39 anni, di Vibo, Michele Manco (35 anni, di Vibo Valentia), Domenico Camillò (29 anni, di Vibo Valentia), Andrea Mantella (51 anni, di Vibo Valentia), Salvatore Mantella (49 anni, di Vibo Valentia), Vincenzo Mantella (37 anni, di Vibo Valentia) Francesco Antonio Pardea (37 anni, di Vibo Valentia); Salvatore Morelli (40 anni, di Vibo Valentia), Andrea Ruffa (29 anni, di Vibo Valentia); Domenico Serra (31 anni, di Vibo Valentia). Al rito abbreviato sono stati ammessi: Bartolomeo Arena (47 anni, di Vibo Valentia) e Michele Pugliese Carchedi (38 anni, di Vino valentia). Prosciolto Antonio Pirritano, 31 anni, di Vibo Valentia. In giudizio si è costituita come parte civile la De Nisi Srl del consigliere regionale Francesco De Nisi. Il processi partirà il 4 ottobre al tribunale collegiale di Vibo Valentia. (redazione@corrierecal.it)
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x