Oltre due tonnellate di rifiuti raccolti: ecco i dati del progetto “Mare Pulito” – VIDEO

Oltre due tonnellate i rifiuti raccolti, 4500 azioni di monitoraggio e 2500 segnalazioni sul portale dedicato sul sito della regione. Il dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria Salvatore Siviglia fa il punto sull’attività di monitoraggio dei mari avviata quest’estate, esprimendo la sua soddisfazione per le operazioni svolte. A partire dalla prima ordinanza che ha imposto ai comuni di tenere aperti e presidiati i sistemi di depurazione anche nei weekend e nei giorni festivi, azione «che ci ha consentito di risolvere i problemi a monte». «Grande successo» anche per i battelli pulisci mare, tramite i quali sono stati raccolti rifiuti già stagnanti nelle acque e «non provenienti dagli impianti depurativi».

Anche rifiuti di provenienza araba

Sei in totale i battelli pulisci mare del cosiddetto Sistema Pelikan che hanno costeggiato la Calabria per intercettare i rifiuti, anche grazie alla collaborazione con le amministrazioni e le capitanerie di porto. Alcuni tra i materiali plastici raccolti «erano di provenienza araba, a conferma della presenza massiccia di rifiuti derivanti dal mare stesso e non dai sistemi depurativi». Lo smaltimento di questi è stato poi servito dalle ditte specializzate operanti nei porti. Un servizio che, afferma Siviglia, potrebbe essere riproposto. Così come quello dei laboratori mobili, che hanno consentito di svolgere prelievi d’acqua al fine di misurarne la qualità contestualmente alla raccolta dei rifiuti. Altra novità introdotta è stato il portale “Difendi l’ambiente” con «oltre 2500 segnalazioni che hanno garantito interventi tempestivi». Un’attività di monitoraggio che ha coinvolto «tutti i soggetti interessati: tecnici di Arpacal, della sorveglianza idraulica, di Anton Dohrn e delle amministrazioni».

Il sistema Pelikan

I sei battelli pulisci mare rientrano nel “Sistema Pelikan” di Garbage Group, una piccola flotta di sei imbarcazioni antinquinamento e tecnologicamente avanzate. Le unità navali sono state impiegate 24 ore su 24 nei porti di Tropea, Vibo Valentia, Amantea, San Lucido, Belvedere e San Nicola Arcella, per un totale di 4000 miglia percorsi e 60 missioni di ricognizione aerea. A bordo dei battelli anche droni aerei per la sorveglianza e la rilevazione di rifiuti galleggianti in mare, ROV sottomarini per scannerizzare i fondali e geo referenziare i rifiuti e kit antinquinamento per schiume, idrocarburi, sostanze grasse e oleose in superficie e semi sommerse. Alle operazioni pratiche sono state affiancate attività sul territorio, insieme alle comunità locali, e campagne di sensibilizzazione sui temi ambientali. (redazione@corrierecal.it)