GIZZERIA «Io ci ho messo la faccia, mi faccio carico anche delle critiche pur sapendo che la Regione in questi due anni ha fatto molto più di quanto ha fatto negli anni passati, ma è giusto che tutti si assumono le responsabilità, tutti i livelli istituzionali». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a Gizzeria, al “Demo Day Task Force Calabria”: Occhiuto ha fatto il punto sulle azioni messe in campo in tema di lotta alla mala depurazione e di contrasto all’inquinamento marino e in tema di gestione dei rifiuti.
«Intanto – ha esordito Occhiuto – oggi ringraziamo le donne e gli uomini che quest’estate hanno lavorato per dimostrare l’impegno della Regione e di tutte le strutture regionali sulla depurazione e sul mare più pulito, donne e uomini straordinari perché hanno lavorato anche di sabato e domenica. Quindi voglio ringraziare i sorveglianti idraulici, i tecnici della Regione, dell’Arpacal e di Calabria Verde che hanno lavorato insieme alla Capitanerie di porto per monitorare il mare insieme ai dronisti e a coloro che hanno monitorato il mare dall’alto. Credo che non ci sia mai stato in Calabria un dispiegamento di forze così intenso e importante a tutela del mare. Resta molto da fare, perché un 40% della Calabria non è collettato, quindi bisogna fare degli interventi strutturali per collegare quanti oggi non smaltiscono attraverso il sistema di depurazione. Ed è necessario però che si affermi una coscienza del valore della depurazione. Per anni la depurazione in Calabria non è stata un valore. Chi apriva un’impresa si interrogava su come fare l’insegna e pubblicizzare l’impresa ma non si interrogava mai su come dovesse depurare. Ci sono stati comportamenti che hanno generato fenomeni di inquinamento, a volte anche criminali: proprio in questa parte Gizzeria, alla fine di agosto, abbiamo rintracciato in mare rifiuti, non reflui ma rifiuti, significa che molti in Calabria pensano che i torrenti siano discariche. Quindi occorre davvero una presa di coscienza di tutta la comunità calabrese. Ringrazio anche la società che ci ha messo a disposizione i battelli pulisci mare, hanno fatto anche loro un lavoro straordinario. Sono stati raccolti circa due tonnellate di rifiuti in mare: hanno lavorato in connessione con i droni soprattutto hanno consentito ai calabresi anche il lavoro con tutti quelle donne uomini di dare alla Regione una mappa di tutte le criticità che ci sono per cui oggi abbiamo una conoscenza delle criticità mai avuta in questa regione. So – ha sostenuto Occhiuto – che c’è molto da fare, sono impegnato a farlo, insieme al dirigente del Dipartimento, all’Arpacal, ma oggi sono qui soprattutto per dire che il presidente della Regione può poco se non è sostenuto da lavoro di tanti uomini e tante donne straordinarie come quelli che vedete qui in maglietta bianca e si sono sacrificati ogni giorno, il sabato, la domenica, mentre i calabresi cercavano di godersi le giuste vacanze in un mare che hanno cercato di rendere più pulito». Il presidente della Regione ha quindi aggiunto: «Abbiamo attivato il portale delle segnalazioni sapendo che cosi avremmo alzato l’asticella. I calabresi spesso non ricordano com’era il mare due anni fa. L’anno scorso abbiamo avuto un sensibile miglioramento, un altro miglioramento c’è stato quest’anno. E’ chiaro che il mare non sarà mai pulito in tutte le parti della Calabria, la Calabria ha un mare straordinario però sul Tirreno a volte ci sono fenomeni di inquinamento che si risolveranno quando ci sarà il collettamento delle zone non collettate e quando si affermerà questa coscienza. Certo, oggi c’è una consapevolezza maggiore da parte di questa Regione e soprattutto c’è la voglia di continuare questo percorso. Già dal mese di ottobre cominceremo a lavorare per un mare migliore per il 2024. E’ un percorso difficile, complicato, che non può produrre risultati nell’immediato, però lo facciamo con grande determinazione pur sapendo che abbiamo alzato l’asticella delle aspettative. Prima non si potevano fare le segnalazioni, noi invece abbiamo deciso di istituire un portale nel quale i calabresi scrivono, si arrabbiamo anche, criticano anche la Regione a volte dimenticando che la depurazione non è una attività in capo alla Regione ma è in capo ai sindaci. Molti sono bravi e attenti, altri non hanno la stessa sensibilità ma – ha ribadito Occhiuto – è compito della Regione stimolare e supportare anche le amministrazioni che nel corso degli anni non hanno dimostrato sensibilità sul problema».
Occhiuto ha poi garantito che «continuerà il monitoraggio anche dopo l’estate. C’è una idea che voglio verificare con gli uffici se è praticabile: vorrei che i droni fossero destinati anche durante la stagione invernale al monitoraggio delle aste fluviali per rintracciare scarichi illegali. E l’idea che sto approfondendo è mettere a disposizione dei Comuni i droni per monitorare i luoghi in cui si generano discariche abusive. Noi in questi due anni abbiamo consentito ai sindaci di sapere dove smaltire i rifiuti, e infatti in questi anni non abbiamo avuto problemi a smaltire i rifiuti in Calabria, come a esempio d’estate, però anche lì ci sono molti comportamenti che vanno segnalati. Con i droni forse riusciremo a ottenere un controllo più capillare. Anche in questo campo però è necessario che le amministrazioni comunali facciano il loro dovere. Quest’anno tutti i sindaci hanno saputo dove smaltire i rifiuti ma l’attività di raccolta è in capo ai Comuni e non alla Regione e ci sono stati Comuni che non sono riusciti a fare la raccolta e su quelli la Regione non può nulla: la Regione può svolgere un’azione di supporto, lo farà se possibile anche attraverso i droni». E ancora: «Battelli anche sullo Jonio? Certo, a noi interessa tutto il mare della Calabria e infatti quest’anno abbiamo e steso il monitoraggio anche a zone non comprese l’anno scorso, quindi il Tirreno reggino e una parte dello Jonio. E’ evidente – ha specificato il governatore – che chi conosce il mare della Calabria sa che la Calabria ha un mare straordinario dovunque e che la criticità è soprattutto sul Tirreno e quindi è normale che si concentrino più sforzi lì. Sullo Jonio bisogna fare lo stesso lavoro ma il livello di criticità non è come su questa parte del Tirreno e quindi concentreremo gli sforzi anche sullo Jonio con particolare riferimento alle zone che quest’anno hanno sperimentato fenomeni di inquinamento marino e meritano di essere attenzionate».
Infine, il capitolo Arrical. Occhiuto ha spiegato che «intanto i Comuni avranno la governance di Arrical nei prossimi mesi, credo che nella Giunta di oggi commissarieremo gli ultimi Comuni che non hanno voluto aderire ad Arrical. Arriccal dovrà gestire insieme ai Comuni la depurazione insieme a Sorical, il progetto è questo perché molti Comuni hanno affidato nel corso degli anni i depuratori a società che – diciamo la verità – non erano on grado di gestire i depuratori, l’hanno fatto perché avevano problemi di bilancio perché queste società offrivano contratti che i Comuni potevano consentirsi ma magari poi non smaltivano come dovevano. Abbiamo visto una ditta individuale con due-tre dipendenti che gestiva chissà quanto depuratori in Calabria. Questo sistema dunque va organizzato in maniera diversa. I depuratori devono andare in capo a Sorical, Sorical deve strutturare la governance della depurazione con Arrical, perché altrimenti si continua come negli ultimi 20 anni. Allora io ci ho messo la faccia, mi faccio carico anche delle critiche pur sapendo che la Regione in questi due anni ha fatto molto più di quanto ha fatto negli anni passati, ma è giusto che tutti si assumono le responsabilità, tutti i livelli istituzionali». (c. a.)
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